Red
27 settembre 2015
In Catalogna vince Artur Mas ma non sfonda
"Unts pel sì" e "Cup" ottengono maggioranza di seggi, ma non dei voti. Affluenza altissima: +7% rispetto al 2012

BARCELLONA - Stravince Artur Mas ma non sfonda. Il fronte pro-indipendenza (Junts pel Sì + Cup) ottiene una netta maggioranza di seggi, 72 su 135 (maggioranza 68) ma arriva solo al 47,8% dei voti, non ottenendo quindi quella maggioranza assoluta che sarebbe valsa la legittimità politica completa, quasi un'investitura plebiscitaria, per chiedere la secessione da Madrid.
A votare in maniera contraria alle ipotesi indipendentiste è stata soprattutto la provincia di Barcellona, dove Junts per Sì si ferma intorno al 36%, contro il 41 di Tarragona e oltre il 50 sia a Girona che a Lleida. Record di affluenza: al voto circa il 77% degli aventi diritto con quasi 7 punti percentuale in più rispetto a tre anni fa.
Lontani i partiti costituzionalisti: i liberali di Ciudadanos ottengono 25 seggi, mentre i socialisti 16. Il Partito popolare del premier spagnolo Mariano Rajoy, con 11 rappresentanti, ha invece incassato un sonora sconfitta. L’obbiettivo di Mas è andare all'indipendenza entro 18 mesi: «Abbiamo vinto», ha esclamato in quattro lingue - catalano, spagnolo, francese e inglese - a fronte di circa duemila sostenitori radunatisi man mano, ma festosi fin dai primi exit poll. "Ha vinto il sì (all'indipendenza, ndr) e ha vinto la democrazia", ha detto Mas.
Nella foto d'archivio: Artur Mas ad Alghero
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