Sarebbe questa la cifra che la controllata Campari vorrebbe incassare dalla struttura di Alghero, a valere anche sugli asset di proprietà (terreni, vigneti, fabbricati e impianti di vinificazione)
ALGHERO - Il fatto che l’operazione di vendita rilanciata nel novembre 2014 [
LEGGI] della nota casa vitivinicola che ha sede ad Alghero, la Sella&Mosca, non si sia ancora conclusa dipenderebbe dal prezzo: Campari vorrebbe incassare tra i 70 e gli 80 milioni di euro, a valere anche sugli asset di proprietà che sono, oltre ai terreni (valorizzati in bilancio per 4,9 milioni e ai vigneti (12,5 milioni), anche i fabbricati strumentali (3,6 milioni) e gli impianti di vinificazione di generazione (valorizzati 4,2 milioni). Il tutto per un totale di circa 25 milioni.
Lo riporta
MF-Milano Finanza, precisando che si tratterebbe di una cifra piuttosto alta per un’attività che nel 2014 ha chiuso il bilancio con circa 24,7 milioni di euro di ricavi (dai 25,1 milioni del 2015), seppure con un margine operativo lordo di 6,9 milioni (da 6,95 milioni) e con un utile netto di 800 mila euro (da una perdita dicirca 400 mila euro). La società non avrebbe debiti con le banche, ma un debito con la controllante Campari di 24,63 milioni (dai 26,7 milioni di fine 2013).
Campari aveva acquisito Sella&Mosca nel febbraio 2002 pagandola 68,2 milioni di euro. L'azienda è oggi proprietaria di 548 ettari di vigneti a nord di Alghero, nella zona de I Piani, di 100 ettari vicino a San Gimignano, in Toscana, e di circa 12 ettari nei pressi di Alba in Piemonte. A Sella&Mosca è riferibile anche il marchio del mirto Zedda Piras. Secondo il giornale economico il dossier-Sella&Mosca sta circolando negli ultimi mesi nella forma di “blind teaser” approntato da Mediobanca che nel 2014 era stata arruolata dal gruppo Davide Campari come advisor per aiutare il gruppo a valorizzare l’asset non considerato più strategico per il gruppo quotato a Piazza Affari.