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S.A. 8 settembre 2015
Via il bambù dalle vetrine: firma ad Alghero
Firmata lunedì a Sant´Anna la dichiarazione d’intenti che impegna i singoli negozianti algheresi ad eliminare dalla propria esposizione o vendita le opere e i gioielli realizzati con materiali che imitano il Corallium Rubrum. Ma più decisivi saranno il marchio e una campagna anti frodi da parte delle forze dell´ordine


ALGHERO – E' stata firmata lunedì a Sant'Anna la dichiarazione d’intenti che impegna, fin da subito, i singoli negozianti algheresi ad eliminare dalla propria esposizione o vendita le opere e i gioielli realizzati con materiali che imitano il Corallium Rubrum. Il documento è stato sottoscritto alla presenza del sindaco, dell’assessore alle Attività Produttive, Natacha Lampis, e dei rappresentanti del settore. «Il Corallo che si trova ad Alghero deve essere davvero autentico, c’è la volontà di arrivare al risultato, con gradualità ma nella convinzione che si tratta di un’operazione coraggiosa che può avere dei ritorni importanti anche dal punto di vista economico e d’immagine» ha commentato il sindaco Mario Bruno.

Si tratta di un atto formale, che va nella direzione della tutela e valorizzazione delle produzioni, in attesa del riconoscimento del marchio di qualità al Corallo Rosso di Alghero. E’ questo, infatti, l’obbiettivo al quale lavora il tavolo tecnico recentemente costituitosi in città, che opera all’interno della Consulta comunale per lo sviluppo economico e il lavoro, formato dalle rappresentanze di tutti i soggetti interessati, e già dalle prossime settimane inizierà ad elaborare il disciplinare e il regolamento d’uso del marchio di qualità che identifichi, sostenga e promuova le attività che vendono o lavorano unicamente il Corallium Rubrum.

Tavolo convocato per il 22 settembre alla presenza dell’Amministrazione comunale, artigiani e commercianti del Corallo, associazioni di categoria, referenti degli assessorati regionali all’Agricoltura e Pesca, quelli del Turismo, Artigianato e Commercio, dall’Agenzia Laore, il Parco Regionale di Porto Conte e Area Marina Protetta per avviare il progetto fortemente identitario, per tutelare e valorizzare le produzioni artigiane realizzate col Corallo Rosso del Mediterraneo, rafforzandone la riconoscibilità, autenticità e l’unicità.

Ma tutto questo sarà sufficiente a fermare la crescita esponenziale del falso corallo? La risposta nei prossimi mesi. Intanto si attivano anche i percorsi di formazione e controllo con specifici incontri in calendario con le forze dell’ordine locali e provinciali per rafforzare le azioni di contrasto ai commerci abusivi e alle frodi, e parallelamente si articola in più fasi la campagna di sensibilizzazione agli acquisti certificati rivolta a turisti e visitatori. Locandine, flyer e brochure riporteranno il simbolo del vero Corallo di Alghero e in futuro indirizzeranno ad acquisti responsabili con l’indicazione delle attività aderenti al progetto.



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