PORTO TORRES - Il presidente del Distretto Aerospaziale della Sardegna, Giacomo Cao, annuncia la realizzazione di due piattaforme per testare i motori del razzo europeo Vega ed investire sulla nascente industria del volo spaziale civile.

Con un investimento di circa 40 milioni di euro, il Centro italiano ricerche aerospaziali (Cira) e la società Avio Spa – entrambi facenti parte del Distretto Aerospaziale della Sardegna, di cui è presidente il professor Giacomo Cao – hanno annunciato l’avanzamento delle trattative per l’acquisto di un sito, a Porto Torres, di proprietà Syndial, dove realizzare due piattaforme per testare i motori del razzo Vega, vettore europeo per il lancio di satelliti artificiali nello spazio.

Il docente dell’Università di Cagliari, Cao ha sottolineato i ritorni economici - la programmazione Vega prevede commesse già acquisite fino all’anno 2024 - e la possibilità di occupazione per una cinquantina di persone, con circa trenta posti di lavoro diretto e venti di indotto.

Procedono intanto anche i brevetti dell’ateneo cagliaritano riguardanti la realizzazione di infrastrutture sulla Luna e su Marte per consentirvi la permanenza umana in un piano di future missioni spaziali. L’utilizzo delle tecnologie messe a punto dai ricercatori sardi, già riconosciute dalla Nasa, è ora di possibile interesse da parte dell’Agenzia spaziale della Cina. In proposito sono già in agenda degli incontri nel prossimo mese di ottobre.