ALGHERO - Dopo i controlli a tappeto di polizia municipale e altre forze dell’ordine tra “quelli della notte”, i gestori dei locali chiedono pari attenzione negli orari di apertura alla luce del sole. Nell’applicazione dell’ordinanza che disciplina l’apertura e la chiusura dei pubblici esercizi si bada in particolare a verificare che non venga violata la norma che riguarda l’obbligo di chiusura entro le due: «L’ordinanza deve essere fatta rispettare in tutti i suoi punti, dalla A alla Z – precisa Massimo Simula, titolare del bar Chez Michel – ben vengano i controlli e anche le sanzioni quando sono meritate, ma è necessario che venga fatta rispettare la norma che impone agli stessi locali, un preciso orario per l’apertura mattutina». Non è raro infatti imbattersi in locali che aprono solo dopo il calar del sole, mentre dovrebbero garantire il servizio anche in orari diurni. Altro problema sollevato dall’esercente riguarda pub e discoteche che aprono tre mesi d’estate e poi saracinesche giù durante il freddo e desolante inverno in Riviera con il rischio che i vacanzieri di settembre trovino una città già sonnacchiosa e pronta ad andare in letargo. E con la conseguenza di un crollo del livello occupazionale considerato il gran numero di lavoratori coinvolti in questo settore. «Si parla tanto di de-stagionalizzare i flussi turistici – aggiunge Simula – poi però devo sentire le lamentele dei turisti che quando arrivano in città a fine stagione non trovano un locale dove andare a ballare e potersi divertire. Le licenze sono di tipo annuale: non penso che le discoteche debbano aprire tutti i giorni, ma il servizio va garantito almeno il sabato sera. Chi non riesce a stare sul mercato, - chiosa il gestore del centralissimo bar algherese - allora che restituisca la licenza».