Il fondatore Renato Soru resta presidente ma si ridimensiona nell´azionariato del gruppo da lui fondato nel 1998
CAGLIARI - Nuovi scenari in casa Tiscali. L'azienda di Sanluri si fonde col provider Aria di Riccardo Ruggiero, ex numero uno di Telecom Italia e figlio dell'ex ministro del governo Berlusconi Renato. Così il fondatore Renato Soru si ridimensiona nell'azionariato del gruppo da lui fondato nel 1998.
Le trattative sono andate avanti per quattro mesi ma l'accordo è arrivato nei giorni scorsi. La notizia è stata accolta positivamente in Borsa, dove il titolo ha guadagnato il 19,56% a 0,0648 euro, dopo un massimo a 0,0657 euro. L'operazione, che sarà operativa entro fine anno, prevede un controvalore complessivo di 77 milioni. Al netto dell'apporto di nuova cassa per circa 42 milioni,
Aria viene valutata quindi 34,5 milioni. Soru manterrà la carica di presidente esecutivo, mentre Riccardo Ruggiero (ex Infostrada), attuale numero uno di Aria, sarà l'amministratore delegato. L'operazione consiste nell'incorporazione in Tiscali di una newco cui farà capo il 100% di Aria, che all'atto di fusione avrà una debito di 5 milioni e un finanziamento subordinato convertendo di 15 milioni, che Tiscali avrà facoltà di rimborsare a scadenza (2018) con azioni proprie di nuova emissione.
Post fusione, invece, la mappa dei soci di Tiscali subirà notevoli cambiamenti. Soru, che ad oggi detiene circa il 17,7% scenderà al 10%. Sopra di lui ci saranno gli azionisti di Aria col 18% e il fondo di investimento russo Otkritie Disciplined Equity Fund (Odef) col 22%. A sua volta il principale azionista di Aria - col 48% - è il gruppo Ict, fondo d'investimento che fa capo all'imprenditore russo attivo nelle materie prime, Alexander Nesis. Ict detiene anche una quota pari al 10% di Otkritie.
Nella foto: Renato Soru
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