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S.I. 15 luglio 2015
ViviAssemini: «rifiuti, M5s rischia suicidio politico»
«8mila persone hanno espresso una scelta sovrana. L’Amministrazione non è stata in grado di contrapporre nessuno, né di produrre un ripensamento sociale».


CAGLIARI - «Esprimo tutta la nostra soddisfazione per la straordinaria manifestazione di democrazia, espressa anche durante l’ultimo Consiglio comunale. Assemini ha dimostrato di essere viva e pronta per affrontare il vero cambiamento, forte delle sue intelligenze e competenze». Cosi Massimo Carboni del comitato ViviAssemini.

«Rispettosi del ruolo istituzionale, sollecitiamo la decisione del Sindaco e della sua maggioranza che auspichiamo attenta ai principi di rappresentanza, di democrazia diretta e partecipata. Il Sindaco sia meno capriccioso, revochi il nuovo appalto sul sistema di raccolta dei rifiuti ed investa sul “porta a porta”, sul rispetto e sulla coerenza. Fermo restando il giudizio negativo sull’attuale esperienza amministrativa, ribadiamo l’esigenza di affermare un modello strategico alternativo al centralismo, al pressapochismo ed al qualunquismo. Comprendiamo la difficoltà della maggioranza nel riconoscere l’ulteriore grave errore commesso. Però, in gioco non vi è l’interesse del singolo o di un gruppo ristretto, ma di una intera comunità. Di un Movimento che ha vinto le elezioni, del suo programma e dei suoi valori fondanti.»

«La mobilitazione libera e democratica di queste settimane promossa dal Comitato “AsseminiPulita” ha dimostrato che Assemini può riprendere la via della crescita. Per la prima volta nella sua storia si è ragionato ed agito in un’ottica di sistema. Forze politiche e sociali (compreso “ViviAssemini”), nonché amministratori di minoranza e singoli cittadini hanno agito uniti, riportando la miglior politica nelle strade per affermare un principio ed una scelta strutturale. Il M5s avrebbe dovuto scegliere di far parte attivamente e coscientemente di questo sistema. Invece, si è posto in antitesi, sminuendo per l’ennesima volta i cittadini ed i suoi stessi valori costitutivi. Una città cresce se la maggioranza delle forze in campo ha uno stesso obiettivo e se riesce a concepire il confronto sul metodo come una risorsa».

«8mila persone hanno espresso una scelta sovrana. L’Amministrazione non è stata in grado di contrapporre nessuno, né di produrre un ripensamento sociale. Assemini è compatta nella scelta. La mancanza di risposte e le contraddizioni hanno rafforzato la consapevolezza dei firmatari. I cittadini erano preparati e propositivi. Purtroppo il Sindaco, l’Assessore ed il Gruppo consiliare no. Negare ai cittadini il diritto di scegliere sarà la fine di un M5s in agonia, che non sa amministrare e che continua a rifutare il confrondo. Esiste una sola scelta razionale: riconoscere il ruolo sovrano del cittadino a cui il servizio è destinato. Questa sarebbe l’unica vittoria da festeggiare. Un modo per sostenere la politica, quindi la cittadinanza attiva e cognitiva, affermandone la doverosa pluralità ed il primato. Nuove intelligenze sono pronte a partecipare alla costruzione. La maggioranza non si assuma anche la responsabilità di alimentare la rassegnazione».

Nella foto Massimo Carboni
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