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A.B. 8 giugno 2015
Protocollo da 55milioni firmato da Regione e Comune di Cagliari
«Modello nazionale, interveniamo su sociale e servizi», ha dichiarato il vicepresidente della Regione Autonoma della Sardegna Raffaele Paci, in seguito alla firma relativa ai Fondi Europei


CAGLIARI - Un protocollo d’intesa da 55milioni di euro per la riqualificazione urbana e l’inclusione sociale di Cagliari è stato firmato dal vicepresidente della Regione Autonoma della Sardegna Raffaele Paci e dal sindaco di Cagliari Massimo Zedda, questa mattina (lunedì) nella sala Giunta del Palazzo della Regione, in Viale Trento. Si tratta di fondi europei: una parte di questi, 15milioni del Programma operativo regionale, sarà utilizzata per l’edilizia popolare a Is Mirrionis e San Michele con il recupero di alcuni stabili. Gli altri 40milioni, sono invece fondi del Programma operativo nazionale destinati a Cagliari, città metropolitana individuata come Autorità urbana nel Programma operativo nazionale Metro, e prevedono quattro “azioni”: agenda digitale metropolitana (banche dati), mobilità ciclopedonale, illuminazione pubblica, telecontrollo e telegestione e social innovation (ad esempio, autogestione dei palazzi comunali da parte dei condomini). In questo caso, la Regione fornirà al Comune supporto tecnico-logistico.

Per quanto riguarda Is Mirrionis, non si faranno solo ristrutturazioni col riuso dell’hangar del quartiere e di alloggi, ma sono previsti interventi “sociali” anche per aiutare la nascita di nuovi posti di lavoro. «È un momento di forte innovazione, siamo i primi in Italia a fare programmazione unitaria, a mettere insieme le risorse, a intervenire sulle aree urbane e le zone interne e a raccordare il tutto con i programmi nazionali del Pon Metro nel quale Cagliari è una delle quattordici aree urbane selezionate – dichiara il vicepresidente Paci – Questo ci consente di fare interventi mirati, senza sovrapposizioni, mettendo insieme risorse e procedure, per la riqualificazione della città. Questo protocollo d’intesa viene preso ad esempio anche da altre realtà che si sono dimostrate molto interessate a procedere sulla stessa strada. Nella programmazione precedente con i fondi europei abbiamo aperto molti cantieri, fatto interventi infrastrutturali sulle strade e sugli apparati tecnologici. Adesso c’è bisogno di pensare alla coesione sociale e a dare servizi, infatti l’intervento su Is Mirrionis vuole ridare tessuto sociale al quartiere e risposte alla popolazione».

«Siamo intervenuti su Sant’Elia e lo stiamo facendo su San Michele e Is Mirrionis, con una cifra importante per migliorare le condizioni dei cittadini che vivono nel quartiere – spiega il sindaco Zedda – Migliorarle dal punto di vista sociale ma anche economico, per le attività produttive presenti nella zona, e urbano con la riqualificazione dei luoghi, anche quelli di aggregazione e incontri. È previsto anche il recupero di strutture pubbliche già esistenti per realizzare servizi di cura socio-sanitaria e il miglioramento della qualità degli spazi di vita nel quartiere, ma quello che fa la differenza – conclude il primo cittadino – è che questa volta gli interventi principali sono di carattere sociale ed economico».

Il direttore del Centro Regionale di Programmazione Gianluca Cadeddu sottolinea proprio l’inedita collaborazione fra due amministrazioni, quella regionale e quella comunale. «Credo che siamo le uniche amministrazioni in Italia a collaborare prima dell’approvazione del programma da parte di Bruxelles, anzi le altre neanche si parlano, per decidere cosa fare e come farlo. Abbiamo una grande responsabilità rispetto a queste risorse – sottolinea Cadeddu – dobbiamo usarle rispettando i tempi e usarle bene, e per questo è fondamentale la collaborazione: perché altrimenti i soldi che si perdono, quelli che non vanno a Cagliari, non è che vengono dirottati altrove, se ne tornano a Bruxelles».
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