Gruppo Siad chiude il 2014 con un fatturato di 466 milioni di euro. Da registrare l´aumento degli occupati e gli investimenti: 11 milioni di euro solo per il nuovo impianto di Porto Torres
PORTO TORRES - Il Gruppo Siad, società italiana acetilene e derivati fondata nel 1927 a Bergamo, chiude il 2014 con un fatturato di 466 milioni di euro. Oltre al dato positivo del fatturato c’è da registrare l’aumento degli occupati e gli investimenti, un aumento della forza lavorativa (più 95 dipendenti) e nuovi incrementi. Uno su tutti, il nuovo stabilimento di Porto Torres che ha richiesto un investimento di 11 milioni di euro. Qui il nuovo impianto è stato realizzato per produrre a ciclo continuo azoto gasoso e aria compressa destinati al complesso della chimica verde di Matrica, la società nata dalla partnership tra Versalis (del Gruppo Eni) e Novamont, oltre che rifornire con ossigeno e azoto liquido i clienti Siad della Sardegna.
«I dati del 2014 sono da considerare estremamente positivi - commenta Bernardo Sestini, amministratore delegato del Gruppo Siad - soprattutto alla luce della situazione economica generale che, anche se migliorata rispetto a un paio di anni fa, rimane difficile. Oltre al dato positivo del fatturato, sono cresciuti tutti i principali altri parametri economici e anche la situazione occupazionale, in uno scenario caratterizzato da crescenti tassi di disoccupazione, è migliorata. Questi i risultati positivi si spiegano con le scelte strategiche di lungo periodo quali la diversificazione geografica e di settore, la razionalizzazione dei costi e la continuità negli investimenti che da sempre caratterizzano l'attività del nostro Gruppo. In particolare è stato eseguito un importante lavoro di controllo dei costi che ha consentito, nonostante un lieve calo del fatturato, un incremento dell' Ebitda, che è passato da 83 a 87 milioni di euro».
Siad ha puntato anche sulla formazione per garantire una maggiore sicurezza dei dipendenti. «Gli investimenti sono avvenuti anche sulla formazione interna ai nostri dipendenti – afferma Roberto Sestini, presidente del Gruppo Siad -. Una formazione che ha puntato a raccogliere tutte le informazioni sui mancati incidenti, per prevenire e migliorare il posto di lavoro. Inoltre abbiamo applicato dei particolari dispositivi sui nostri mezzi di trasporto per evitare ribaltamenti e garantire una maggiore sicurezza sulle strade».
Bernardo Sestini ammette che si stanno ancora valutando diversi progetti di espansione, anche se «puntiamo a focalizzarci e a migliorare la nostra presenza sul mercato nei Paesi dove già operiamo. Fare densità è un fattore molto importante e per far questo puntiamo anche a creare sistema tra le diverse società del gruppo che devono essere sempre più complementari». Siad è presente in Italia con una rete di produzione, distribuzione e vendita che conta 21 filiali, 120 punti din distribuzione, 25 unità di imbombolamento e 11 impianti produttivi.
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