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M.L.P.C. 22 aprile 2015
A Cagliari niente scorie nucleari: approvata mozione
Nella città di Cagliari, dopo una delibera di Giunta che accoglie la mozione, non si potrà far transitare o far arrivare in nessun modo le scorie nucleari. Lo hanno chiesto un gruppo di consiglieri di maggioranza fatti portavoce delle volontà dei cittadini sardi


CAGLIARI – Cagliari sarà proclamato comune denuclearizzato: approvata dal Consiglio comunale la mozione proposta da Sardegna Pulita con primo firmatario Ferdinando Secchi, seguito da Giovanni Dore, Francesca Ghirra, Enrico Lobina, Filippo Petrucci, Emilio Montaldo e Giuseppe Andreozzi.

In aula il consigliere Secchi ha ribadito che in occasione del referendum del 2011 i sardi e gli italiani avevano detto no al nucleare riconfermando il parere espresso con il referendum del 1987. La mozione riporta una richiesta proveniente dalla società civile che, insieme ai firmatari, è fermamente contraria a qualsiasi progetto di stoccaggio nucleare in Sardegna e chiede a gran voce agli organi politici una assunzione di responsabilità immediata ed una maggiore sensibilizzazione sull’argomento.

La decisione presa dal Consiglio comunale è un altro tassello che potrà dare valore aggiunto alla mobilitazione massiccia dei cittadini di tutta l’Isola contro l’ipotesi dell’arrivo delle scorie in Sardegna. I vari movimenti, sostengono Secchi e gli altri consiglieri, non si stanno facendo incantare dagli investimenti e dai posti di lavoro promessi alla terra che ospiterà le scorie ed evidenziano in ogni manifestazione i danni economici, ambientali e sulla salute umana derivanti dall’imposizione di servitù militari su tanta parte del territorio che fanno della Sardegna la regione più penalizzata d’Italia.

Secchi ha concluso il suo intervento evidenziando come la sicurezza dei cittadini e dei loro figli non possa essere tradotta in business. Per questo motivo si è chiesto alla Giunta di dichiarare Cagliari “territorio comunale denuclearizzato”, contrario quindi alla produzione di energia nucleare con divieto di installazione di siti di stoccaggio, anche temporanei, per i rifiuti e sottoprodotti radioattivi derivanti dalla produzione di energia da centrali ad energia atomica, ed il transito ed il trasporto su tutto il territorio comunale di qualsiasi tipo di sostanza radioattiva.

In poche parole nella città di Cagliari, dopo una delibera di Giunta che accoglie la mozione, non si potrà far transitare o far arrivare nessun modo le scorie nucleari. Il consigliere Giovanni Dore aggiunge: «Una mozione che proviene dal Comune capoluogo della Sardegna, non è mai un atto inutile e banale. Serve a ribadire – ove qualcuno non se ne fosse ancora reso conto – che la Sardegna non può tollerare ulteriori atti di imposizione di “servitù” nei confronti dello Stato.

Noi sardi queste imposizioni le paghiamo da sempre: da quando ampie zone dell’isola vennero interamente disboscate per realizzare la ferrovia nazionale, quando migliaia di ettari vennero destinati ad utilizzo militare, quando alcuni degli scorci più belli delle nostre coste sono stati destinati ad una industrializzazione pesante ed altamente inquinante. Probabilmente la Sardegna ha dato più servitù “per ragion di Stato”che tutte le altre regioni d’Italia messe assieme e quindi, col nostro no al nucleare ed ai depositi di scorie, il Consiglio Comunale di Cagliari rimanda questa riflessione allo Stato e chiede che la “solidarietà”, almeno per una volta, venga trasferita in altre terre ed a carico di altre popolazioni».
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