I vertici nazionali dei sindacati di categoria Uiltec-Uil, Filctem-Cgil, Flaei e Femca-Cisl proclamano lo sciopero nazionale di tutti i lavoratori E.On per l’intera giornata di mercoledì 22 aprile
PORTO TORRES - I vertici nazionali dei sindacati di categoria Uiltec-Uil, Filctem-Cgil, Flaei e Femca-Cisl in seguito alla promozione dello stato di agitazione indetto per il 2 aprile, proclamano lo sciopero nazionale di tutti i lavoratori E.On, per l’intera giornata di mercoledì 22 aprile e lo sciopero straordinario dal 22 aprile al 21 maggio 2015, che comporta l’astensione dalle prestazioni straordinarie del personale giornaliero impiegato.
Le motivazioni sono da individuarsi nel mancato accordo tra le organizzazioni sindacali di categoria aderenti a Cgil, Cisl e Uil e i rappresentanti della multinazionale tedesca E.On sulla salvaguardia dei posti di lavoro dei 940 lavoratori del Gruppo E.On operanti nei diversi siti del territorio nazionale, compresi i lavoratori di Fiume Santo, attraverso la cessione del ramo d’azienda o contratto individuale alla società ceca Eph; la mancata intesa sulla tutela dei livelli contrattuali ed economici, e sul mantenimento dell’attuale sede di lavoro per un periodo non inferiore ai dodici mesi.
Nell’incontro tenutosi in sede ministeriale, oltre due mesi fa, con i sindacati nazionali, i vertici E.On avevano assunto l'impegno di condividere con le organizzazioni sindacali un’intesa finalizzata alla piena tutela, occupazionale, normativa ed economica per tutti i 940 lavoratori del Gruppo, ma l’ accordo non è stato mai ratificato. «Consideriamo questo atteggiamento dilatorio e poco rispettoso delle volontà espresse e cioè di provare a gestire questa delicata fase attraverso l'individuazione di idonee condizioni di tutela», dichiarano le segreterie nazionali dei sindacati Cgil, Cisl e Uil. E la data del 1° maggio, nella quale avverrà il passaggio delle attività gas e carbone ad Eph, è sempre più vicina .
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