ALGHERO - E' una piccola piantina erbacea perenne dai deliziosi fiorellini lilla e le foglie pelose che compare in questo periodo per poi sfiorire e seccarsi nel periodo tardo estivo, vive e domina la lunga spiaggia di Mugoni nella baia di Porto Conte, ma il suo areale è tristemente in riduzione. Il rischio di estinzione è dietro l'angolo e per il Parco di Porto Conte sarebbe una perdita di biodiversità importante tenuto conto che l'“Anchusa sardoa”, questo il suo nome scientifico, vive unicamente al mondo soltanto a Mugoni.
Per tentare di rafforzare la sua popolazione, il Parco di Porto Conte in stretta collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Natura dell'Università degli Studi di Sassari e l'Ente Foreste della Sardegna ha avviato procedure di recupero dei semi e allevamento nel vicino vivaio del cantiere forestale di Prigionette. Venerdì 10 aprile, quindi, in occasione della seconda giornata dell'iniziativa denominata “Mugoni: una bella spiaggia e un grande scrigno di biodiversità da salvare! Riflessione sulle buone pratiche di fruizione e opportunità di gestione e valorizzazione”, al mattino gli operatori del centro di educazione ambientale del Parco, insieme alle classi 4B del Liceo Artistico e 4 B Liceo Scientifico che hanno partecipato ad uno specifico progetto educativo (Insieme per la biodiversità: diamo una mano di verde a Mugoni) metteranno a dimora un centinaio di piantine di Anchusa sardoa in diverse aree individuate sul litorale di Mugoni. Azione che si svolgerà anche con la partecipazione anche degli operatori turistici ed il fondamentale coordinamento e supervisione dei ricercatori dell'Università di Sassari.
«Non possiamo assolutamente rischiare di far scomparire questa piccola piantina - spiega il presidente del Parco di Porto Conte Antonio Farris - sarebbe infatti una perdita di biodiversità non solo per la nostra area protetta, ma l'intero patrimonio floristico nazionale ed internazionale. La totalità della popolazione dell'Anchusa sardoa infatti, vive solo a Mugoni in un areale purtroppo in evidente regressione e sul quale stiamo lavorando per costruire un progetto di recupero del complesso sistema umido retrostante e del cordone litorale. Non è facile in quanto sono presenti carichi antropici importanti, ma vogliamo comunque provarci. La piantina dopotutto può essere eretta a simbolo di uno dei caratteristici habitat dunali anch’essi in regressione. Occorre dunque una azione forte e coordinata delle istituzioni ma anche degli operatori che vivono la spiaggia: se scompaiono le piante, scompaiono le dune che sono poi il serbatoio naturale della spiaggia».
La giornata di venerdì non si esaurirà comunque con l'azione mattutina con le scuole, ma è previsto un momento di approfondimento al pomeriggio, dalle ore 16, nella sala conferenze di Casa Gioiosa sede del Parco a Tramariglio dove si terrà un seminario divulgativo ed informativo sulle valenza naturalistiche di Mugoni e sulle prospettive di valorizzazione della principale spiaggia del baia di Porto Conte. L'appuntamento è aperto a tutti, ma principalmente a chi opera o usufruisce della spiaggia e che ha piacere di conoscere inedite informazioni sul valore naturale del luogo e sul potenziale da sviluppare sotto il profilo socio economico.
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