«Nessun finto confronto pubblico, nessun comitato interministeriale possono sovvertire il pronunciamento democratico del 97% dei sardi, che ha detto un chiaro no alle scorie nucleari nell’isola». Così Ugo Cappellacci, consigliere di Forza Italia
CAGLIARI - «Nessun finto confronto pubblico, nessun comitato interministeriale possono sovvertire il pronunciamento democratico del 97% dei sardi, che ha detto un chiaro no alle scorie nucleari nell’isola». Così Ugo Cappellacci, consigliere di Forza Italia e già presidente della Regione Sardegna ribadisce la netta contrarietà all’ipotesi che la Sardegna venga scelta come sede del deposito nazionale delle scorie radioattive.
«Non esiste una volontà più forte né una consultazione più pubblica, trasparente e democratica di un referendum. Un Governo di eletti da nessuno non può permettersi neanche di rimettere in discussione la decisione di un intero popolo. Dietro le parole fumose di Galletti – evidenzia l’esponente forzista- c’è solo un rinvio delle decisioni perché il Governo Renzi vuole scavalcare il periodo elettorale».
«Le parole fumose non ci interessano: dicano chiaramente che la Sardegna non sarà scelta come deposito e si assumano per una volta la responsabilità delle loro scelte. Quando invece un Governo che campa di annunci quotidiani si nasconde dietro il segreto, non possiamo che denunciare questo silenzio e continuare a batterci affinché la Sardegna non venga messa di fronte al fatto compiuto da chi ipotizza di trasformarla nella pattumiera nucleare d’Italia».
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