M. P.
30 marzo 2015
I segretari territoriali di Filctem Cgil, Muretti, di Femca Cisl, Velluto, e di Uiltec Uil, Tavera, questa mattina iniziano lo sciopero di tutti i lavoratori di Matrìca, di Versalis e di Syndial
PORTO TORRES - Un messaggio a Eni, perché «non possiamo permettere che quanto previsto nel Protocollo d'intesa sulla chimica verde si trasformi in impegni generici», e uno alla Regione, «colpevolmente complice, disinteressata e distratta». I segretari territoriali di Filctem Cgil, Massimiliano Muretti, di Femca Cisl, Luca Velluto, e di Uiltec Uil, Giovanni Tavera, dissotterrano l'ascia di guerra e questa mattina iniziano lo sciopero di tutti i lavoratori di Matrìca, di Versalis e di Syndial.
«A molti mesi da quando Eni e Matrìca hanno di fatto dichiarato un sostanziale ridimensionamento degli investimenti previsti a Porto Torres - dicono - non si è andati oltre un paio di incontri segreti tra la Regione e i vertici delle aziende, che hanno prodotto solo generiche rassicurazioni». Se le imprese della galassia Eni sono accusate di non rispettare gli accordi siglati, la Regione è tacciata di immobilismo. «Occorre richiamare l'Eni al rispetto degli impegni assunti», dichiarano i rappresentanti per il comparto della chimica delle tre sigle sindacali confederali.
A questo punto, «a un mese dall'ultimo avviso, dichiariamo lo sciopero». Lunedì 30 marzo, dalle 8 alle 10, per i giornalieri e all'inizio di ogni turno per i turnisti (6-8, 14-16, 22-24) sarà la volta di tutto il personale di Matrìca, sia i lavoratori diretti che quelli in comando o in somministrazione di contratto. Stesse modalità per lo stop dei dipendenti di Versalis, programmato per mercoledì 1 aprile, e per quello dei lavoratori Syndial, fissato per venerdì 3 aprile.
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