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Stefano Idili 17 marzo 2015
Bilancio, schiaffo di Casu a Zedda: «Politica come affare personale»
Tensione in Consiglio Comunale di Cagliari. Duro attacco del vice-presidente del Consiglio Comunale Paolo Casu al Primo Cittadino Massimo Zedda riguardo la discussione e approvazione del Bilancio


CAGLIARI - «Sono ancora 3200 gli emendamenti al bilancio Comunale rimasti in piedi nella prolungata marcia di approvazione del Bilancio Comunale e sono tutti o “quasi” presentati dal Consigliere Comunale Vice Presidente Paolo Casu, che assicura senza paura di essere smentito: “non ho alcuna intenzione di ritirarne neppure uno, ne tanto meno di fare nessun passo indietro” ne ancor piu' di fare alcuno sconto alla Giunta Zedda».

Lo afferma Paolo Casu, affidando il suo pensiero a un breve ma significativo comunicato stampa, in cui dichiara senza alcun problema che «la sinistra “autoreferenziale di Zedda and company” sta dimostrando in tutta la sua gravità non soltanto di disattendere programmi e aspettative da parte dei cittadini, ma peggio ancora di non amare il dialogo e, ancor peggio personalizza la politica come “affare personale” e non condivisione collettiva».

A chi domanda a Casu, cosa chiede per ritirare i suoi emendamenti, risparmiando ai Consiglieri la discussione su 3200 suoi emendamenti (circa 300 ore di dialogo soltanto del presentatore), Casu risponde che non esiste niente che la Giunta Zedda potrebbe offrire per fargli cambiare idea, a parte, forse, un impegno scritto e immediato di terminare di trattare la cosa pubblica come una questione privata;”Sto ancora attendendo, ricorda Casu, la realizzazione delle futili promesse fatte dal Sindaco sulle questioni relative all’Ippodromo, all’Ospedale Marino, all’Anfiteatro Romano, a Giorgino e anche sugli interventi Urgenti e irrimandabili sanciti con un suo impegno qualche mese fa sull’attivazione dello Stato di Crisi per l’area Cagliaritana, dopo la presentazione e l’approvazione di una Mozione, da parte dello stesso Casu; per non parlare poi, della questione Teatro lirico, dove chi predica bene, da troppo tempo continua imperterrito a razzolare male, molto male”.Mi sembra assurdo, che si debba dribblare, prosegue Casu su argomenti e problemi che rappresentano il fulcro per lo sviluppo di Cagliari; l’Ospedale Marino e l’Ippodromo di Cagliari, rappresentano due gravissime situazioni, dove il fallimento di una politica becera e autoreferenziale è sotto gli occhi di tutti.

Casu, termina comunicando di aver inviato al Prefetto e ai suoi colleghi Consiglieri, una pesantissima lettera, in reazione ai fatti che hanno caratterizzato l’ultima Riunione notturna di Consiglio Comunale, «in cui nel corso della votazione di un emendamento presentato dalla opposizione, è venuto a mancare il numero legale, dopo che è stata ripetuta per ben due volte una votazione in cui alla prima risultavano presenti in 21 Consiglieri della maggioranza, per poi in seconda votazione, dopo 5 minuti, essere assenti il numero che avrebbe determinato lo stesso numero legale».

Nella foto Paolo Casu
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