Appello alla nuova Soprintendente del Teatro Lirico di Cagliari, Angela Spocci, per far ritornare al suo posto la direttrice degli allestimenti scenici. Lettera anche dei sindacati sulla programmazione dell´Ente
CAGLIARI - Un appello è stato rivolto alla nuova Soprintendente del Teatro Lirico di Cagliari, Angela Spocci, per far ritornare al suo posto la direttrice degli allestimenti scenici, Sabrina Cuccu, dopo lo stop imposto dai vertici dell'ente. Sono una cinquantina le firme alla lettera: tra gli artisti che l'hanno sottoscritta anche lo scultore Pinuccio Sciola. Assieme all'artista di San Sperate tanti professionisti di tutta Italia: costumisti, registi e scenografi.
«Non ho licenziato nessuno, è stato solo risolto un contratto con il direttore di allestimenti scenici. Perché non c'erano allestimenti scenici in programma: non potevo permettermi queste spese quando ci sono gli altri dipendenti che hanno problemi con gli stipendi», queste le prime parole della nuova sovrintendente Angela Spocci, sul caso della direttrice degli allestimenti scenici Sabrina Cuccu, fuori dall'organico della struttura di via Sant'Alenixedda dopo l'insediamento del nuovo numero uno. Il futuro direttore degli allestimenti scenici arriverà dopo l'esame dei curriculum per ricoprire quel ruolo.
Spocci ha risposto indirettamente alla lettera di mercoledì di sei sigle sindacali e ha annunciato che presto sarà resa nota la programmazione della stagione concertistica. E che per la presentazione della stagione lirica bisognerà pazientare non più di un mese. Slc Cgil, Uilcom Uil, Fials, Libersind Confsal, Snater e Css hanno annunciato nuove iniziative di protesta: «se fino a ieri il Teatro Lirico di Cagliari era l'unica fondazione lirico-sinfonica senza una stagione - scrivono in un comunicato congiunto le sei sigle - oggi è quella con la programmazione più ridotta del panorama italiano. Andando avanti su questa china, il 2015 identificherà il Teatro Lirico di Cagliari quale fondazione meno produttiva d'Italia». E ancora: «nel 2014 il Teatro Lirico di Cagliari - scrivono - è stato il terzo in Italia per il numero di abbonati (più di 7.000). Quest'anno invece non è ancora partita alcuna campagna abbonamenti». «Questa mancanza totale di prospettiva a lungo termine - concludono i sindacati - collegata ad una riduzione della produzione ai minimi storici, comporterà inevitabilmente una perdita di lavoro per tutto quell'indotto che sino a ieri è gravitato attorno al Teatro Lirico».
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