Terminato l´affidamento della gestione dei servizi alla Cooperativa Alea, non si capisce chi dovrà decidere sul futuro dei 33ettari a sud di Olbia
OLBIA - «Si comunica all'utenza che il Parco fluviale del Padrongianus è temporaneamente chiuso fino a data da destinarsi. Ci scusiamo per eventuali disagi. Cordiali Saluti». Con questo brevissimo comunicato, affidato al sito internet istituzionale, è stata annunciata la chiusura del Parco: 33ettari di natura, a sud di Olbia, molto apprezzati dagli amanti della natura, delle escursioni in canoa, con la mountain bike o semplicemente a piedi.
Il problema è spiegato in un comunicato della “Cooperativa Alea”, che gestiva fino ad alcuni giorni fa il sito: «Informiamo che la nostra gestione dei servizi è terminata e pertanto il parco è chiuso fino a data indefinita. Ringraziamo per la vicinanza e l'interesse dimostrati in questi anni e speriamo di ritrovarci presto». Finito il bando (che ha preso il via nel luglio 2009), cosa succederà adesso?
La domanda è semplice, meno la soluzione. Infatti, la decisione spetterebbe alla Provincia Olbia-Tempio, ma si tratta di un ente senza futuro, soppresso e superato dagli eventi. Deciderà lo Stato? La Regione Autonoma della Sardegna? Se lo chiedono in tanti, sia in città, che sui social networ. Infatti, su “Facebook” è stato creato “Gli amici del Padrongianus”, un gruppo nato lunedì, che ha già raccolto l'adesione di 1864 persone e che ha come scopo: «la riapertura del Parco fluviale del Padrongianus. Un importante punto di riferimento per il territorio di Olbia e dell'intera Gallura come spazio naturale e luogo d'incontro per adulti e bambini. Più siamo maggiore è la forza con cui possiamo influenzare l'opinione pubblica e sensibilizzare le istituzioni».
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