Un piano energetico per Cagliari, tutti gli appartamenti riscaldati con un sistema innovativo e a bassissimo costo: la proposta dei Riformatori nel Progetto Cagliari 2016
CAGLIARI - Fine della schiavitù delle caldaie e delle pompe di calore che consumano tantissimo con costi elevatissimi. Cagliari può avere un sistema integrato energetico a bassissimo impatto, che consentirà di produrre calore e fresco, abbattendo i costi per le famiglie. La proposta è dei Riformatori che l’hanno lanciata a Cagliari durante il primo dibattito in vista del Progetto di Cagliari 2016.
Ospite della serata (nei sotterranei del Municipio di Cagliari nel Largo Carlo Felice) il professor Carlo Bernardini che ha spiegato come tutto ciò è possibile: una condotta sotterannea dove scorre l’acqua che scambiando il calore con l’acqua marina e collegata alle pompe condominali, di cui ormai sono forniti tanti palazzi del capoluogo, produce calore o fresco a seconda della stagione. Un sistema utilizzato in tante parti d’Europa, ha spiegato Bernardini. Cagliari ha un piano energetico sui generis, adottato nel 2012 ma che in realtà non propone alcuna idea guida. Tanto che, hanno spiegato i Riformatori, i cagliaritani ne pagano le conseguenze con la loro bolletta energetica.
«La questione dell’energia – spiegano i Riformatori - è essenziale per Cagliari e i cagliaritani. Un piano energetico vero, con idee nuove e innovativo sono importantissime non solo per consentire ai cagliaritani di risparmiare tantissimo ogni mese sull’energia che consumano, ma anche per consentire al capoluogo della Sardegna di essere una città moderna e patria dell’innovazione tecnologica. La vera scommessa per la Cagliari del futuro».
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