Situazione casa a Cagliari: illustrata in consiglio la relazione “La locazione abitativa e azioni di sostegno” approvata dalla Commissione speciale casa e politiche abitative del Comune di Cagliari. Davide Carta, capogruppo Pd, ha presentato al consiglio le linee di indirizzo per contrastare la crisi abitativa nel territorio
CAGLIARI – Illustrata mercoledì sera in consiglio comunale la relazione “La locazione abitativa e azioni di sostegno” approvata dalla Commissione speciale casa e politiche abitative del Comune di Cagliari lo scorso dicembre. Davide Carta, capogruppo Pd, ha presentato al consiglio le linee di indirizzo per contrastare la crisi abitativa nel territorio. «A Cagliari risiedono 68.074 famiglie, di cui 67.752 in abitazione. 12.654 (circa 19% del totale) sono invece le famiglie in affitto. Nel 2001 gli alloggi vuoti erano 5.041, mentre nel 2011 ne sono stati censiti 5.090 (7,16% del totale delle abitazioni esistenti). Dal 2001 al 2011 il numero delle abitazioni è però passato da 67.295 a 71.120. Ciò significa che in questo periodo il numero degli alloggi vuoti è rimasto sostanzialmente costante. I quartieri di Castello, Marina e Poetto sono quelli che registrano più alte percentuali di abitazioni vuote, mente diminuiscono a Villanova, La Palma, Villa Doloretta e Borgo Sant'Elia».
Mercato della locazione in crisi, compravendite diminuite del 44% (dal 2006 al 2012), impennata del 20% delle cause di morosità che arrivano in tribunale. In città ci sono poi 13.000 studenti universitari fuori sede, a fronte di 861 posti letto disponibili (si arriverà a circa 1.400 con la realizzazione del nuovo Campus Universitario in Viale La Playa) nelle cinque case dello studente. Oltre 700 sono invece le richieste di contributo fitto casa presentate al Comune.
«Come Commissione - ha evidenziato lo stesso Carta – crediamo si debba dare immediatamente seguito ad alcune delle azioni che abbiamo definito». Tra le proposte: la costituzione di un fondo di garanzia per morosità incolpevoli, la riduzione dell’IMU per gli affitti con contratto convenzionato, un tavolo sindacale per rivedere l'accordo territoriale in relazione ai prezzi e l'attivazione di un confronto con la Regione per adottare una soluzione per le famiglie in abitazioni di edilizia pubblica a canone concordato. Numeri e peculiarità nel documento allegato.
Commenti