CAGLIARI – Il presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru, il presidente del Consiglio Regionale Gianfranco Ganau ed il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis sono i tre grandi elettori che rappresenteranno l'Isola nella prossima elezione per il Presidente della Repubblica. Questo era l'atteso risultato delle votazioni e così è stato. Ma, in modo inatteso, una parte della Maggioranza (Sel, Cd e Partito dei Sardi), ha voltato le spalle ai “candidati di bandiera”, esprimendo il loro voto in favore del sindaco di Torpè Antonella Dalu (sette voti corretti, mentre uno è stato annullato, avendola chiamata erroneamente “Antonella Ladu”.

«Nella maggioranza di centrosinistra non ci sono spaccature. Sel, Pds e Cd hanno risposto positivamente alla richiesta del presidente Pigliaru di esprimere un voto politico unitario nel centrosinistra. Infatti, i gruppi, nella loro autonomia hanno votato compattamente il nome di una donna, amministratrice locale del centrosinistra di un paese gravemente colpito dall’alluvione. Ogni gruppo ha garantito il voto e sostegno al presidente della Regione e del Consiglio». Queste l'amaro commento dei partiti alleati dei democratici.

«I tre gruppi e la maggioranza di centrosinistra – sottolineano - con il loro voto hanno voluto manifestare l’idea di un Consiglio regionale aperto alla società civile, alle donne e alle energie positive della Sardegna», hanno dichiarato in una nota congiunta i rappresentanti dei tre partiti, la cui azione porterà sicuramente ad una discussione interna non semplice. Il più votato è stato Ganau (con 38 voti), seguito da Pigliaru (con 28), Pittalis (con 25) e, come detto Dalu (con 7). Dunque un voto che palesa una spaccatura in seno alla maggioranza alla guida della Regione tra il principale azionista, il Pd, e le altre forze della coalizione.

Nella foto: Francesco Pigliaru, presidente della Regione