Ecco la replica dell’Assessore Erriu al presidente onorario del Fai: «Quello della Crespi verso Pigliaru è stato un giudizio ingeneroso». Erriu assicura che da parte della Giunta non c’è stato nessun tradimento
CAGLIARI - Sabato scorso l’intervista di M.F.Chiappe pubblicata sull’Unione Sarda al presidente onorario del Fai Giulia Maria Crespi, 91 anni passati a lottare per l’ambiente, il paesaggio e il patrimonio culturale, intendeva mettere in chiaro le parole e il pensiero della
signora dell’ambiente : perché Francesco Pigliaru ha tradito la Sardegna con l’approvazione del Piano Casa?
Nell’Unione Sarda di oggi ecco la replica dell’Assessore Regionale agli Enti Locali Cristiano Erriu. Alla giornalista M.F.Chiappe il politico assicura: «Nessun tradimento. Le sue affermazioni sul Piano Casa non tengono conto dell’evoluzione normativa del disegno di legge. La promessa è ancora valida ed è stata mantenuta».
«Quello della Crespi verso Pigliaru è stato un giudizio ingeneroso», tuona L’Assessore. La giornalista sottolinea come la Crespi contesti il fatto che, invece del piano paesistico, per prima cosa la Giunta abbia pensato al Piano Casa. Erriu non è d’accordo: «Il primo atto della Giunta Pigliaru è stata la revoca del Piano Casa di Cappellacci. Poi abbiamo aspettato per sistemare il problema del mosaico dei beni identitari che, non essendo stato ancora completato, creava problemi ai Comuni. Dopodichè il Piano Casa, rispetto a quello vecchio pone una serie di paletti: i seminterrati ko; si a interventi sostitutivi di edifici a rischio idrogeologico; via libera a interventi per impedire consumo di suolo».
Dall’Assessore quindi parole chiare e volontà di stare vicino al Fai: «Abbiamo ripreso a dialogare con la Delegazione sarda del Fondo Ambiente Italiano con la quale abbiamo avviato un discorso di collaborazione». Erriu sottolinea che la Sardegna col Piano Casa salvaguarda di più e meglio il patrimonio esistente rispetto alle altre Regioni come Lazio, Puglia e Marche: «Nell’agro ad esempio non è consentito alcun incremento e neanche nelle zone turistiche, nei centri storici solo ad alcune condizioni. Non si va a cementificare nulla ma si fa un’azione seria che va incontro e esigenze che sono nella società e nell’economia».
Nella foto l'assessore Erriu
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