Giornata di mobilitazione a Cagliari e in altre città dell’Isola: la protesta dei lavoratori si è sollevata per manifestare contro il mancato rinnovo del contratto di lavoro, fermo da sei anni, dei dipendenti statali
CAGLIARI – La manifestazione nazionale di ieri e organizzata dalla Cisl ha visto a Cagliari oltre cento tra scuole e uffici pubblici che hanno aderito allo sciopero. La mobilitazione dei lavoratori si è sollevata per protestare contro il mancato rinnovo del contratto di lavoro, fermo da sei anni, dei dipendenti statali.
La Cisl spiega che: «Alla nostra Isola, alla nostra economia tutto questo è costato oltre 500milioni di euro. Più di mezzo miliardo di euro risparmiati dallo stato e tolti alle disponibilità quotidiana delle famiglie». La mobilitazione di riguardava: «Il rinnovo dei contratti di lavoro, rilancio della contrattazione integrativa, riorganizzazione delle Amministrazioni dello Stato e della Regione, innovazione vera nella Scuola, nell'Università, nella Ricerca e nel sistema della Salute, del Soccorso pubblico e della Sicurezza, precariato diffuso che continuano a mortificare le ragioni del lavoro pubblico».
Le iniziative di ieri non si sono esaurite solo a Cagliari, dove in Piazza del Carmine si è riunito un presidio di lavoratori del Sulcis Iglesiente e del Medio Campidano: altri manifestanti hanno organizzato lo sciopero a Sassari con un’assemblea al Salone San Paolo, a Nuoro un presidio in piazza Mameli con i lavoratori dell'Ogliastra, a Oristano un sit in di fronte alla Prefettura e in Gallura un presidio nel piazzale davanti alla Provincia.
Nella foto lo sciopero di Cagliari
Commenti