L’imbarcazione australiana ormeggiata nel porto secondo le indagini della Finanza ha stazionato all’interno delle acque comunitarie oltre i termini di “appuramento” di 18 mesi, per un tributo evaso di 248mila euro
ALGHERO - Continua senza sosta l’impegno delle Fiamme Gialle e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nella lotta al contrabbando doganale delle imbarcazioni da diporto. Un nuovo sequestro è avvenuto ad Alghero al termine di articolate e complesse indagini dei finanzieri della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza cittadina, in collaborazione con il personale dell’Ufficio Analisi dei Rischi dell’Agenzia delle Dogane di Sassari.
Sigilli per un “pleasure yacht” di circa 20 metri, ormeggiato nel porto. Gli accertamenti eseguiti hanno permesso di stabilire che l’imbarcazione, con bandiera australiana, «ha stazionato all’interno delle acque comunitarie oltre i termini di “appuramento” di 18 mesi entro i quali, come stabilito dalla normativa doganale comunitaria e nazionale, i proprietari dell’imbarcazione avrebbero dovuto formalizzare l’importazione del bene nel territorio comunitario pagando le imposte previste». La barca prima di Alghero dove era ferma da mesi, ha stazionato in alcuni porto della Francia e di altre località della Sardegna.
L’operazione di servizio, che s’inserisce all’interno di una vasta e capillare attività di monitoraggio delle marine isolane, condotta dal Reparto Operativo Aeronavale di Cagliari in sinergia con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane, si è conclusa con il sequestro dell’imbarcazione per un valore stimato di 1.128.000 euro e con la constatazione di un tributo evaso di 248mila euro. Quattro persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria di Sassari.
Nella foto: lo yacht sequestrato
Commenti