M. P.
27 giugno 2014
Chiesta la restituzione dei beni immobili dell’Asinara dal Comune di Porto Torres
PORTO TORRES - Chiesta la restituzione dei beni immobili dell’Asinara dal Comune di Porto Torres. «Le strutture possono tornare nella nostra disponibilità» - ha dichiarato il sindaco Beniamino Scarpa che ieri mattina ha inoltrato la richiesta alla Regione Sardegna. «Con la recente decisione sull’Agenzia Conservatoria delle Coste sono maturi – sottolinea il primo cittadino – i tempi per restituire alla comunità i propri beni». Nell’isola sono tante le strutture presenti, alcune delle quali hanno bisogno di interventi di ristrutturazione per essere utilizzati nella realizzazione di servizi favorevoli a rendere fruibile il Parco Nazionale, ogni anno frequentato da migliaia di persone.
«Uno degli obiettivi era restituire vita ai borghi di Cala Reale e Cala d’Oliva, sottratti per un secolo alla comunità d’appartenenza, quella di Porto Torres. Nei borghi ci sono le nostre radici e la nostra storia, da tramandare alle future generazioni. Abbiamo sollecitato la riconsegna dei beni immobili, prima al Ministero e poi alla Regione. Con la legge di istituzione della Conservatoria sono rimasti blindati. Ritengo giusto e necessario che la Regione Sardegna restituisca, perciò, i beni dell’Asinara al nostro Comune». Il sindaco Scarpa ha chiesto al Presidente Francesco Pigliaru di poter essere ricevuto per approfondire direttamente i temi che riguardano il patrimonio immobiliare dell’isola dell’Asinara.
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