Red
8 giugno 2014
Alle 19 ha votato il 27,7% (-18%) Dalle ore 23 risultati in diretta
SPECIALE ELEZIONI | Urne aperte dalle ore 7 alle ore 23. Alguer.it darà in tempo reale alla chiusure delle sezioni l'annuncio alla città di Alghero col nome del nuovo sindaco

ALGHERO - Urne aperte ad Alghero dalle ore 7 alle ore 23 (a seguire lo spoglio). Alguer.it seguirà in tempo reale alla chiusura di ogni sezione il risultato con l'annuncio alla città del nuovo sindaco. Ecco i profili politici dei due aspiranti primi cittadini.
Crolla l'affluenza. Alle ore 19 solo 10879 elettori, pari al 27,7% degli aventi diritto, si è recato alle urne. Quindici giorni fa alla stessa ore aveva votato il 45,70% dei cittadini. Alle ore 12 il dato si era fermato al 13,76% (-4%).
Maria Grazia Salaris, 42 anni, casalinga. O più precisamente moglie e mamma, come ha recentemente dichiarato in uno dei confronti pubblici. Si avvicina alla politica nel finire degli anni novanta nelle liste di Forza Italia con cui nel 2001 viene eletta in consiglio provinciale, assumendo il ruolo di capogruppo. Nel secondo mandato sindacale di Marco Tedde ricopre il ruolo di assessore ai servizi sociali. Nell'ultimo scorcio, dopo le dimissioni di massa dei consiglieri del centrodestra, prende le distanze dagli antichi alleati e costruisce nel 2012 una coalizione di vera e propria rottura, "Diversamente Alghero", che non raggiunge il quorum per l'elezione. Nel 2014 viene scelta, a sorpresa, come candidata del centrodestra e accede al ballottaggio con un risultato superiore alle aspettative dei sondaggi con il 29,6% delle preferenze.
Mario Bruno, 49 anni, impiegato di banca. Enfant prodige della politica algherese nell'ultima legislatura degli anni ottanta è consigliere comunale con delega alle politiche giovanili. Non si ricandida e assume il ruolo di coordinatore regionale dei comitati per Prodi presidente. Dopo quasi dieci anni nei quali non ricopre incarichi politici, nel 2004 viene eletto in consiglio regionale nelle liste di Progetto Sardegna con Renato Soru presidente. Viene riconfermato con un grande risultato personale nel 2009 nelle liste del Partito Democratico di cui diviene capogruppo ricoprendo anche la vicepresidenza dell'assemblea. Nel 2012 viene considerato il candidato a sindaco naturale del centrosinistra ma, a sorpresa, propone e porta alla vittoria prima alle primarie e poi alle comunali Stefano Lubrano dal quale progressivamente si allontana pubblicamente, fino a condividere la scelta della sfiducia tramite le dimissioni dei consiglieri comunali. Nel 2014 la storia è nota, accede al ballottaggio con il 33,7% dei consensi.
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