SASSARI - «Dalla cultura democratica americana ho appreso che, tra i concorrenti alle primarie, un attimo dopo il verdetto il perdente si congratula con il vincitore. Noi siamo italiani, e per carattere un po' sanguigni ma sempre disponibili a fare la pace, anche dopo tre giorni di passione».

Così Nicola Sanna, neo candidato del centro-sinistra dopo la vittoria nel ballottaggio delle primarie sabato 12 aprile, tenta di smorzare i toni su cui ammette «di aver ecceduto» in una nota diffusa ieri mattina con accuse verso la sfidante Angela Mameli, ma soprattutto contro il segretario regionale e ad altri esponenti del partito [LEGGI], con tanto di risposta di Lai poche ore dopo [LEGGI].

Fa un passo indietro Sanna per quello che concerne il suo nuovo ruolo «sono responsabilmente impegnato a rappresentare tutti, sia oggi che domani, nel governo della città» e i rapporti all'interno del Pd: «al segretario provinciale del Pd di Sassari Giuseppe Lorenzoni (poi dimessosi durante la serata [LEGGI]) e a quello regionale Silvio Lai rivolgo un appello, affinché mi stiano più vicino possibile in questa difficile contingenza».