«Una svolta anche sul piano dello sviluppo economico che non arriverà mai se si pensa di fondare la ripresa produttiva, anziché sugli investimenti finanziari qualificati, su una flessibilità selvaggia del mercato del lavoro», ha dichiarato il senatore di Sel
ROMA - «Il rifinanziamento del fondo per i contratti di solidarietà è sicuramente un'ottima notizia, peccato però che non si possa gioire abbastanza, perché questa misura è inserita in un pessimo decreto legge sui contratti a termine e l' apprendistato. Ma quand'è che arriva la #svoltabuona per i lavoratori?»: lo ha detto il senatore di Sel Luciano Uras, che ha aggiunto: «una svolta anche sul piano dello sviluppo economico che non arriverà mai se si pensa di fondare la ripresa produttiva, anziché sugli investimenti finanziari qualificati, su una flessibilità selvaggia del mercato del lavoro che non assicura alle imprese né stabilità e competenza professionale, né attaccamento del lavoratore al futuro dell'azienda».
«Estendere l'acausalità dei contratti a termine su tre anni e creare un apprendistato senza alcun obbligo di assunzione, significa aumentare la precarietà e diminuire i diritti dei lavoratori. L'assioma “più flessibilità uguale più posti di lavoro” non ha mai funzionato e mai funzionerà. La riforma Fornero doveva attrarre investitori esteri, abbiamo visto come è andata a finire, non è stato creato neanche un posto di lavoro in più, in compenso i licenziamenti sono diventati più facili. Sel farà una battaglia durissima nelle aule parlamentari affinché queste norme siano cambiate, affinché ci sia un reddito minimo garantito per tutti, perché - ha concluso Uras - l'Italia, così come sancito dalla nostra Costituzione, è una Repubblica fondato sul lavoro, non sulle precarietà e sulla disoccupazione».
Nella foto: Il senatore di Sel Luciano Uras
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