ALGHERO - Aria pesante nel Movimento 5 Stelle non solo a Roma, dove le recenti espulsioni minano la compattezza dei gruppi di Camera e Senato. A livello locale, infatti, le spaccature già emerse in occasione delle recenti elezioni Regionali fino alla clamorosa rinuncia alla competizione elettorale, si riflettono pesantemente sulle città chiamate alle Comunali di maggio, mettendo a serio rischio perfino la presenza del Movimento. E' questo il caso di Sassari, ma soprattutto di Alghero, uno dei gruppi storici attraversato da gravi lacerazioni interne.

Al centro dei malumori degli attivisti - spaccati in due gruppi distinti e distanti - l'ingombrante figura dell'ex consigliera comunale Giorgia Distefano, accusata da alcuni di un uso improprio del logo, tanto da essere segnalata al garante Beppe Grillo. Nonostante i continui tentativi in campo per ricucire lo strappo, infatti, le posizioni pare rimangano inconciliabili proprio come avvenuto a livello regionale (in realtà molti attivisti sono reduci dal braccio di ferro sulle liste, poi non autorizzate, per le elezioni cagliaritane).

Al centro del contendere rimangono le regole di partecipazione al movimento (chiuse e settarie per un gruppo, più libertarie e aperte per l'altro), quelle di composizione delle liste e le linee programmatiche. Tanto che ci sarebbero già in cantiere due liste differenti, delle quali una già inviata a Milano ma non pubblicata a differenza di molte altre liste comunali in campo per le elezioni del 2014. Fatto questo che avrebbe riacceso vecchi dissapori sfociati sul web in una vera e propria guerra per il simbolo che non lascia intravedere nulla di buono.

Nella foto: l'ex consigliere Giorgia Distefano nell'aula di via Columbano ad Alghero