Questa mattina, i lavoratori degli appalti ferroviari dipendenti della cooperativa Agrifoglio arl, presso le stazioni di Sassari, Olbia, Macomer ed Oristano, hanno deciso di recarsi puntualmente al lavoro ma, di non effettuare la prestazione lavorativa
SASSARI - Dalle ore 5 di stamattina, mercoledì 5 marzo, i lavoratori degli appalti ferroviari dipendenti della cooperativa “Agrifoglio”, nelle stazioni di Sassari, Olbia, Macomer ed Oristano, hanno deciso di recarsi puntualmente al lavoro, ma di non effettuare la prestazione lavorativa. La protesta, decisa senza possibilità di mediazione, è frutto di una situazione disastrosa che si protrae da oltre tre anni. E’ dal mese di dicembre 2010, spiegano, che i lavoratori degli appalti hanno un contratto di solidarietà al 60percento, cioè, hanno accettato una riduzione del salario per salvaguardare tutti i livelli occupativi, ma è dallo stesso periodo che subiscono ritardi nel pagamento degli stipendi. Considerato che la maggior parte degli operai hanno familiari a carico e sono monoreddito, è comprensibile la disperazione in cui si trovano a dover andare avanti giorno dopo giorno.
Il segretario generale della Filt Cgil Regionale Arnaldo Boeddu, prevedendo quanto sarebbe potuto accadere qualora non fossero arrivati gli stipendi di gennaio entro fine febbraio, il 26 dello stesso mese ha scritto a “Trenitalia”, al prefetto di Cagliari Alessio Giuffrida ed all’Agrifoglio, preavvisandoli di quanto avvenuto stamattina. Boeddu sottolinea che la mancata prestazione lavorativa comporta e comporterà nei prossimi giorni grossi disagi per i cittadini. Già da oggi, stando a quanto dichiarato dal rappresentante sindacale, anche i ferrovieri delle officine di Sassari hanno interrotto le lavorazioni ed i controlli di routine sui treni che, come conseguenza, potrebbe comportare la non messa in esercizio delle automotrici e locomotori. «Il problema deve essere affrontato in maniera approfondita e con un approccio diverso rispetto al passato. Si deve dare certezza e continuità lavorativa e di salario anche ai lavoratori degli appalti se si vuole che il servizio di trasporto ferroviario sia esercito quotidianamente con efficienza, puntualità e qualità», ha sottolineato Boeddu.
«Non è possibile che le grida di allarme urlate fin dal primo minuto dalla Filt Cgil per la scelta di bandire gare “spezzatino” per la pulizia e la manutenzione dei treni e degli impianti non siano state prese in considerazione ed adesso ci si trovi a governare un vero e proprio disastro. La questione è che, ancora una volta, chi piangerà di una scelta sbagliata di Trenitalia saranno i lavoratori interessati ed i cittadini fruitori del servizio di trasporto». Per evitare che nei prossimi giorni la situazione possa degenerare, il segretario regionale Filt Cgil chiede alla Cooperativa Agrifoglio l’immediato accredito degli stipendi del mese di gennaio e, contestualmente, sollecita a Trenitalia ed al prefetto, un incontro istituzionale per trovare una soluzione definitiva al problema.
Nella foto: Il segretario regionale Filt Cgil Arnaldo Boeddu
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