Dopo aver indagato negli anni passati sulle arti visive, l´architettura, l´imprenditoria e la musica, il Fai ha deciso quest´anno di affrontare i temi ambientali attraverso il linguaggio cinematografico
SASSARI - Prosegue a Sassari l'attività della delegazione Fai di Sassari che ripropone alla città uno dei suoi appuntamenti più attesi, inseriti nella rassegna “I mercoledì della cultura”. L'incontro è fissato mercoledì 5 Marzo alle 17.30, nella sala conferenze della Camera Di Commercio. Dopo aver indagato negli anni passati sulle arti visive, l'architettura, l'imprenditoria e la musica, il Fai ha deciso quest'anno di affrontare il rapporto tra uomo e ambiente, tema fondante dell’associazione, approfondito anche nel convegno nazionale 2013 del Fondo.
Per raccontare questa tematica è stato scelto nello specifico il linguaggio cinematografico, uno dei più immediati e coinvolgenti, con l'obiettivo di evidenziare in maniera efficace il rapporto, spesso felice altre volte disastroso, tra uomo e ambiente. Dopo il successo delle prime proiezioni - “Capo e croce" di Marcoantonio Pani e Paolo Carboni e "i Morti di Alos" di Daniele Atzeni - nel terzo appuntamento dal titolo “ I corti” di Carlo Dessì, il Fai amplia l’orizzonte parlando anche di luoghi e persone d'oltremare.
Nel corso dell'incontro moderato da Stefano Sole, saranno quindi proiettati alcuni cortometraggi, custoditi presso la Mediateca Internazionale del Corto, che ad oggi vanta oltre 10.000 titoli provenienti da tutto il mondo. La Mediateca infatti, si arricchisce ogni anno del meglio della produzione mondiale di fiction, animazioni, documentari, che vengono iscritti in concorso al Sardiniafilmfestival (premio internazionale di cortometraggi giunto alla IX edizione) e selezionati dallo staff del Cineclub Sassari. Verranno così proiettati: “Giovanni e il mito impossibile”,di Ruggero Di Maggio, in cui si narra la storia di un panettiere di Gibellina città rasa al suolo nel 1968, che oggi vive in una nuova città a misura d'uomo e “Sciola: oltre la pietra” di Franco Fais (Italia), in cui lo scultore Pinuccio Sciola cammina sui macigni e parla dei legami tra le sue opere e le civiltà Peruviana e Nuragica. L’ingresso è libero.
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