Mentre i partiti si riorganizzano alla ricerca di leader e candidati, la sola novità per ora è la doppia preferenza di genere: si potranno esprimere due preferenze per i consiglieri comunali purché riguardanti candidati di sesso diverso
ALGHERO - Ad Alghero c'è fermento tra i partiti che si preparano a sostenere la campagna elettorale per le amministrative. Un impegno che si affiancherà alle Europee e che vedrà coinvolti 564 comuni in tutta Italia. Nella città "catalana" della Sardegna, poi, arriva dopo il tour de force politico delle recenti Regionali, e il ricordo ancora non svanito delle ultime Comunali: la scorsa amministrazione di centro-sinistra si è conclusa prematuramente nel novembre scorso dopo appena un anno e mezzo di attività. Tutti a riallineare le forze, anche alla luce delle esperienze accumulate negli ultimi mesi - dalla caduta del sindaco algherese del Pd (Stefano Lubrano ndr) alla vittoria del governatore (Francesco Pigliaru ndr), sempre del Pd.
Proprio nel Partito Democratico, Enrico Daga nell'intervista al
Quotidiano di Alghero, ha chiesto un congresso per fare chiarezza alla luce delle fratture evidenziatesi durante la crisi di governo cittadino [
LEGGI]. Da parte degli alleati di Sel, invece, e del suo esponente di punta Valdo Di Nolfo, è arrivato l'appello ai democratici per evitare convergenze verso il centro [
LEGGI]. Una somma dei valori in campo nel centro-sinistra che è solo all'inizio e che sta procedendo con i primi incontri interlocutori. A quarantacinque giorni circa dalla presentazione delle liste, la strada è in salita anche nel centro-destra a caccia di leader. Se uno c'è ed è sempre lo stesso, l'ex sindaco Marco Tedde oggi neo consigliere regionale con Forza Italia, occorre trovarne uno per la candidatura alla poltrona di primo cittadino [
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Nel frattempo la vera novità che influenzerà il voto ma anche la campagna che lo precederà, è la doppia preferenza di genere. Ovvero nei comuni superiori ai 5mila abitanti si potranno esprimere due preferenze per i consiglieri comunali purché riguardanti candidati di sesso diverso. Se per errore la doppia preferenza - comunque non obbligatoria - dovesse andare a persone dello stesso sesso, la seconda preferenza verrà annullata. E' la legge nazionale del 23 novembre 2012 n. 215 a stabilirlo con l'obiettivo di «promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nelle amministrazioni locali». La stessa norma prevede anche la cosiddetta “quota di lista”, che fa sì che nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in lista per oltre due terzi del totale dei candidati. Peraltro, solo nei comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti, il mancato rispetto della quota può determinare la decadenza della lista.
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