«Non c’è stata alcuna scelta discrezionale», ha dichiarato la Direzione Generale della Presidenza, in risposta ad alcune richieste di chiarimento sulle procedure di voto
CAGLIARI - «Non c'è stata alcuna scelta discrezionale essendo stabiliti con legge sia il modulo di scheda elettorale sia le modalità di voto per la consultazione del 16 febbraio con cui sono stati eletti il presidente e i componenti del Consiglio regionale per la 15esima legislatura». Lo ha ricordato la Direzione Generale della Presidenza (da cui dipende il Servizio Elettorale), con riferimento ad alcune richieste di chiarimento.
Per quanto riguarda la scheda, quella adottata (che, viene dichiarato, «riproduce puntualmente quanto stabilito dall'articolo 9 della legge statutaria elettorale, la n. 1 del 2013») si trova come allegato, come fac-simile e con accanto le specifiche tecniche, nella legge regionale n.16 del 26 luglio 2013, che fissa le norme amministrative del procedimento e delle votazioni per l'elezione del presidente della Regione e del Consiglio.
In particolare, l’articolo 9 stabilisce che «la votazione per l'elezione del Consiglio regionale avviene su un'unica scheda. La scheda reca, entro un apposito rettangolo, il contrassegno di ciascuna lista circoscrizionale, affiancato, sulla medesima linea, da una riga riservata all'eventuale indicazione di preferenza. Alla destra di tale rettangolo è riportato il nome e cognome del candidato alla Presidenza della Regione, affiancato dal contrassegno o dai contrassegni delle liste collegate». Lo stesso articolo specifica nel dettaglio come e dove vanno collocati i contrassegni delle altre liste circoscrizionali e degli altri candidati alla Presidenza, precisando che «la collocazione progressiva dei rettangoli più ampi nella scheda è definita mediante sorteggio».
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