Il capogruppo dei Riformatori Sardi-Liberaldemocratici in Consiglio Regionale replica alle accuse del senatore di Sel secondo cui la Giunta Regionale starebbe approfittando del proprio ruolo per adottare una serie di nomine e finanziamenti finalizzati a conquistare consensi ed a occupare posti di sottogoverno anche in caso di sconfitta elettorale
CAGLIARI - «Le accuse di sospetta “iperattività” mosse dal senatore Uras alla Giunta Cappellacci sono quanto di più scontato la strumentalizzazione da campagna elettorale riesce ad offrire ogni volta che i cittadini sono chiamati alle urne», dichiara
«Non si possono accettare – prosegue Dedoni – le critiche provenienti dal pulpito di chi sosteneva quella Giunta Soru che nominò in extremis, a fine legislatura, i propri manager Asl con il compito di sabotare i bilanci della sanità sarda e danneggiare così il nuovo esecutivo di Centrodestra fino a quando non si è deciso di intervenire con i commissariamenti. Del resto, p fin troppo facile sospettare che, se la Giunta Cappellacci si fosse astenuta dall’adottare gli atti contestati, l’Opposizione avrebbe detto che la Sardegna veniva abbandonata a se stessa, lasciata senza governo a causa dell’impegno dei suoi amministratori nella campagna elettorale».
«Non sta scritto da nessuna parte – conclude il capogruppo – che una Giunta prossima alla scadenza naturale del mandato, in assenza di dimissioni del presidente della Regione, debba limitarsi all’ordinaria amministrazione. Quel che è evidente, invece, è il nervosismo di un Centrosinistra che, a meno di una settimana dalle elezioni, non sa più a cosa aggrapparsi per cercare di recuperare quel consenso che i sardi hanno ormai definitivamente deciso di togliergli».
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