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Mariangela Pala 10 dicembre 2013
Mirko Luiu: «dalle urne qualcosa di rivoluzionario»
Mirko Luiu, 27 anni, segretario dei giovani Democratici di Porto Torres e neo-membro del Coordinamento Nazionale della Run (Rete Universitaria Nazionale) movimento studentesco universitario, commenta il risultato dell’8 dicembre


PORTO TORRES - Candidato alle Primarie per l’Assemblea Nazionale del PD, nel collegio Sassari- Gallura, per la lista di Matteo Renzi, Gian Mirko Luiu commenta così i risultati delle recenti primarie per il segretario del PD:«Queste primarie sono state un appuntamento molto importante per gli iscritti e gli elettori del PD. Nell’aria si sentiva, già da tempo, una grande voglia d’impegno e di partecipazione. La grandissima affluenza, dei quasi 3 milioni di elettori, ha testimoniato proprio quest’ultima sensazione. Non è stato facile. Il Pd, disgraziatamente, si è visto coinvolto, in tutto questo tempo, in eventi del tutto scomodi. Ha svolto un ruolo difficile, di dura e severa responsabilità politica. Una responsabilità politica che ai severi occhi degli elettori è stata più volte criticata e messa negativamente a giudizio. Penso ad esempio al Governo di larghe intese con il Pdl o all’elezione mancata di Romano Prodi come Presidente della Repubblica, tanto per citare alcuni esempi».

Il segretario dei Giovani Democratici considera il dato che è uscito dalle urne sia qualcosa di assolutamente nuovo e rivoluzionario, inteso come radicale nel suo rinnovamento. «Tutti e quattro i candidati, aggiungo anche Gianni Pittella dal momento che il suo impegno è stato importante in questa competizione elettorale, hanno mostrato carattere, correzione e contenuti. Il dibattito politico che ha avvolto e accompagnato tutta la fase congressuale è stato entusiasmante, all’altezza di un grande partito moderno, progressista e plurale.I temi sollevati, dai singoli candidati alla segreteria nazionale, credo siano stati decisivi. Gli elettori hanno sostenuto chi, in questo momento, può essere l’alternativa più valida al centro destra e al M5S». La riflessione di Gian Mirko Luiu va oltre dicendo che « Per alternativa valida intendo tre cose soprattutto: la prima riguarda la figura carismatica del segretario politico, la seconda riguarda il coraggio di un totale cambiamento, mentre la terza riguarda la ricostruzione dell’immagine e della linea di un partito smarrito.Matteo Renzi ,con quasi il 70% dei consensi, è stato eletto nuovo segretario del Partito Democratico. Che piaccia o no, questo è un dato politico che, da democratici, tutti noi dobbiamo rispettare. Credo che Renzi sia stato votato, dagli elettori delle primarie, proprio per quelle ragioni che ricordavo pocanzi, quelle legate ad una serie e valida alternativa. Sono sicuro che Renzi potrà rappresentare un vero cambiamento nella politica del nostro partito. Fino a ieri il PD era una mera rappresentazione di una “fusione a freddo” tra ex DS ed ex Margherita. Oggi può essere qualcos’altro.

Potrà essere, ad esempio, tanto per cominciare, un partito più inclusivo e presente. Oggi c’è da combattere una grossa battaglia politica contro le destre e contro i populismi più isterici, che avanzano e prendono quota, legittimati dal malcontento della gente che non si sente rappresentata dai partiti politici. Non possiamo più permetterci di perdere campo d’azione, dobbiamo rispondere “colpo su colpo” con gesti e atteggiamenti del tutto alternativi e differenti ai loro. Se il Partito Democratico non si adegua a questi “nuovi linguaggi” rimarrà tagliato fuori. Questa volta per sempre. Sono sempre stato contro la “rottamazione” , intesa come “pulizia della saggezza”. Credo che la mia generazione non debba chiedere la rottamazione di nessuno, ma debba dimostrare con i fatti, con il talento e con il coraggio quanto merita per prendere il posto di quella stessa “saggezza”. Io ho fiducia in nuovo corso di questo partito, ho fiducia in Matteo Renzi, per queste ragioni l’ho sostenuto a queste ultime primarie. – aggiunge Luiu - Questo non fa di me un “renziano” ma fa di me un democratico che da il suo contributo alla vitalità e alla vivibilità del partito e di una nuova alternativa al Paese. Abbiamo pensato a lungo, noi sostenitori della mozione di Gianni Pittella, che Matteo Renzi poteva essere la persona più indicata per portare avanti quei grandi temi che hanno caratterizzato la nostra mozione, dopo la sconfitta al primo turno delle primarie. Ci siamo fatti promotori di tre temi fondamentali soprattutto: Europa – Mezzoggiorno – Partito federale e decentralizzato. Matteo ha accolto questa nostra proposta politica con serietà, con altre tanta serietà abbiamo dato il nostro contributo alla sua elezione. A Porto Torres, nel mio circolo, come nel resto d’Italia c’è stata una grande partecipazione democratica. Questa è la cosa più importante emersa da questo evento. Questo dato ci consegno un PD più forte e più solido, protetto dalla fiducia di quasi 3 milioni di elettori che vedono in questo partito l’unico soggetto proponibile, oggi, nello scenario politico di questo Paese. Una linea riformista di governo in Italia e in Europa, al fianco della grande famiglia del Partito del Socialismo Europeo. Questo è quello a cui dobbiamo puntare come Partito Democratico – conclude Mirko Luiu - se vogliamo vincere e avere maggiori consensi da parte degli elettori, che con grande spirito di responsabilità e di sacrificio hanno risposto con enorme saggezza ed entusiasmo a questa nostra ultima chiamata».
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