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Cagliari OgginotiziesardegnaPoliticaElezioni › Pd al voto: Civati sceglie la Sardegna| Foto
Pasqualina Pintus 8 dicembre 2013
Pd al voto: Civati sceglie la Sardegna| Foto
E' l'unico ad aver previsto incontri nell'Isola. Ad attenderlo un folto pubblico composto da tanti giovani e meno giovani, sostenitori o solo ammiratori, impazienti di sentire “la mozione Civati”. Seggi aperti fino alle ore 20

SASSARI – Tappa sarda per Pippo Civati, arrivato sabato mattina a mezzogiorno all’incontro previsto con gli elettori e simpatizzanti nel salone dei vigili urbani in via Carlo Felice a Sassari, dopo essere sbarcato all’aeroporto di Cagliari con un lieve ritardo, di ritorno dalla tappa in Sicilia. Ad attenderlo un folto pubblico composto da tanti giovani e meno giovani, sostenitori o solo ammiratori, impazienti di sentire “la mozione Civati”, un documento politico di 70 pagine su cui si affrontano le questioni cruciali del Partito democratico. Il candidato brianzolo laureato in filosofia classe 1975, in corsa per la segreteria nazionale del Pd, chiude la sua campagna elettorale in Sardegna e dopo la sosta nella città turritana, ha fatto tappa ad Oristano e provincia presso i comuni colpiti dalla recente alluvione.

Oggi è il giorno delle primarie del Partito democratico e tutti gli iscritti ed elettori del partito potranno esprimere la propria preferenza tra i tre concorrenti Matteo Renzi, Gianni Cuperlo, Giuseppe Civati, pronti a guidare il Pd dopo l’era Bersani e la parentesi da traghettatore di Guglielmo Epifani. «Sto litigando con D’Alema che ha detto che sono un pericolo per il paese – così inizia la sua arringa Civati a metà strada tra l’ironia e la frecciata verso i colleghi di partito – Renzi dice a proposito di Bersani che non parla con i morti!”. “Vorrei un confronto più serio. Non ne possiamo più di parlare del nulla. Non è colpa di Bersani se siamo in queste condizioni. Francamente il problema è più profondo». Con queste parole il deputato Pd inizia un’autocritica e un’analisi del suo partito

Il deputato Pd parla di occasioni mancate e di una politica sempre più lontana dalle piazze e dai cittadini e arroccata nei privilegi di palazzo, ma crede tuttavia nel cambiamento solo attraverso la partecipazione popolare e chiede un rinnovamento ormai inevitabile dei dirigenti. «E’ indispensabile la partecipazione dei cittadini con le scelte di governo – sottolinea il candidato alla segreteria Pd - voglio un partito aperto, capace di ascoltare quanto si muove nella società e muove i suoi elettori, dentro e fuori la politica, capace infine di superare i dibattiti identitari – e prosegue – un partito dove è possibile valorizzare le competenze, influenzare dal basso e dalla mobilitazione diffusa il governo e le scelte del Paese» Civati si rivolge ai giovani ma specifica «Il grave divario in Italia non è tra giovani e anziani, ma tra coloro che hanno le possibilità economiche e coloro che sono tagliati fuori. Non esiste un partito di cambiamento che non abbia i giovani con sé. Quando mi rivolgo ai giovani mi rivolgo alle loro famiglie e dunque ai loro genitori e ai loro nonni».

«Dobbiamo invece dare voce ai 4 milioni di elettori che alle ultime elezioni non ci hanno votato ma hanno scelto Grillo – dichiara Civati che continua – sono i ragazzi che votano Grillo in questo paese. Siamo un paese con un disagio sociale pazzesco, ma abbiamo premiato uno schema di vecchia politica». Il riferimento è al governo chiamato delle larghe intese. Secondo il candidato alle primarie della sinistra è indispensabile subito trovare una nuova legge elettorale, ricostruire la sinistra italiana, e cita a tal proposito figure storiche come Aldo Moro e Enrico Berlinguer, e sottolinea quanto la politica sia ancora una questione maschile vissuta in modo violento e aggressivo. La squadra dei civatiani locali presenti al congresso vede come capolista Maria Francesca Fantato dell’associazione “Noi donne 2005” da sempre in prima fila per i diritti civili, Maria Antonietta Canu consigliere comunale di Ozieri, Giuliano Spanedda operatore culturale di Alghero.

Nella sala tanti giovani studenti universitari ma nessun esponente regionale o provinciale del Pd, tutti uniti a sostenere Renzi, il superfavorito nei sondaggi, ma anche quello a cui la stampa e i media nazionali dedicano molto più spazio secondo l’opinione di Pippo Civati, che dichiara di sentirsi pronto a qualunque risultato delle primarie. Per votare è indispensabile portare con sé un documento d’identità e la scheda elettorale. Possono votare anche coloro che abbiano compiuto i 16 anni. Chi è iscritto al Pd non pagherà mentre chi non lo è dovrà versare due euro. Si vota dalle 8 alle 20 in oltre novemila gazebo, distribuiti in tutto il territorio nazionale. Sarà eletto segretario il candidato che avrà ottenuto la maggioranza assoluta delle preferenze. Qualora nessuno la raggiunga, l’assemblea procederà con il ballottaggio a scrutinio segreto tra i due candidati collegati al maggior numero di delegati.

Nella foto: Pippo Civati a Sassari
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