E´ la richiesta di Wwf e Fai al ministro dei Beni Culturali Massimo Bray, in seguito ai danni per l´alluvione che ha colpito la Sardegna nei giorni scorsi
CAGLIARI - In seguito alle recenti vicende drammatiche che hanno sconvolto la Sardegna, il Fondo Ambiente Italiano (Fai) e il Wwf Italia, si appellano al ministro dei Beni Culturali Massimo Bray, «per chiedere l’immediata riattivazione dell’Osservatorio nazionale per la qualità del Paesaggio (non più riunitosi dal 2008), al fine di garantire la tutela e la messa in sicurezza del territorio».
Prima la rivisitazione del Piano Paesaggistico ad opera della Giunta Capellacci, «che ha permesso - dicono - di smantellare il complesso sistema di tutele del territorio, soprattutto dell’area costiera e dei corsi d’acqua», poi l’emendamento alla legge di Stabilità 2014 per la sdemanializzazione delle spiagge, ed infine i disastri dell’alluvione: sono le ragioni che hanno spinto il Wwf e la Fai a considerare urgente la riconvocazione dell’Osservatorio.
«Queste vicende- sostengono i due Enti- confermano la persistente assenza di una adeguata politica sul paesaggio italiano che sappia correttamente declinare tutela e sviluppo e la necessità di una cabina di regia a cui affidare il coordinamento delle politiche sul paesaggio. Chiediamo al ministro Bray di provvedere quanto prima, non solo a bloccare l’irrituale e irregolare approvazione preliminare del Piano paesistico della Sardegna compiuta lo scorso 25 ottobre dalla Giunta Cappellacci, ma che colga anche l’occasione per riattivare l’Osservatorio sul Paesaggio».
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