CAGLIARI – L’Italia cala il poker mondiale. La nazionale azzurra batte 3-0 la Russia e si aggiudica la quarta Fed Cup della sua storia. Una cavalcata entusiasmante quella tricolore, fatta di quattro vittorie (ed una finale persa) negli ultimi otto anni.

Nel week end cagliaritano, i giochi si sono fatti già ieri, quando Aleksandra Panova ha sprecato quattro match point contro Roberta Vinci e, con essi, le prime ed ultime speranze di mettere in difficoltà le azzurre, sostenute a gran voce dal numeroso pubblico presente sulle tribune del campo centrale del Tc Cagliari. Dopo il 2-0 di ieri, sono bastati 59’ e quattordici giochi a Sara Errani, per firmare il pass verso la coppa. Capitan Tarpischev, ancora una volta, aveva mischiato le carte: fuori la positiva (ma esausta) Panova e dentro l’incerottata Alysa Kleybanova, giubilata ventiquattro ore prima in favore della più giovane Irina Kromacheva. Due atlete molto diverse in campo: l’azzurra veloce e tecnica, la russa potente (servirà anche a 194 all’ora, ma fuori) e statica (se lo scambio si allunga sopra i quattro colpi, diventa automaticamente un bancomat per la sua avversaria, che passa diligentemente all’incasso).

Il match è durato praticamente due giochi, fino all’1-1 nel primo set. Poi, la Errani ha preso il largo, con un 6-1 in 26’ che non ammetteva repliche, Appena quattro i 15 conquistati dalla russa nei turni di servizio azzurri (tre nel quinto gioco, quando è andata sul 15-40, costruendo ma non concretizzando le uniche palle break del suo match e subendo quattro punti consecutivi della sempre concentrata Errani). Nel secondo set, l’italiana è salita subito sul 2-0, andando 15-40 sul servizio dell’avversaria, ma poi subiva il ritorno della Kleybanova, che conquistava il suo unico gioco.

Sul 3-0 per l’Italia, si è deciso di non giocare il quarto singolare. Si passa subito al doppio: per l’Italia, scenderanno in campo Karin Knapp e Flavia Pennetta; per la Russia, spazio alla Kromacheva ed alla giovane Margarita Gasparyan.

Nella foto: La numero 1 italiana Sara Errani