Il segretario della Filt Cgil di Sassari commenta la notizia diffusa in questi ultimi giorni in merito alla nomina di commissario dell’Autorità Portuale del Nord Sardegna dell’ex presidente della Provincia di Olbia Tempio
SASSARI - La notizia diffusa in questi ultimi giorni in merito alla nomina di commissario dell’Autorità Portuale del Nord Sardegna dell’ex presidente della Provincia di Olbia Tempio ha fatto infuriare non poco anche il segretario della “Filt Cgil” Arnaldo Boeddu.
«Non è pensabile - tuona il leader della Cgil Trasporti - che Ministri della Repubblica e/o ex politici quando vengono intervistati rilascino dichiarazioni nelle quali si dichiarano non solo favorevoli alla meritocrazia ma, su questo aspetto, auspicano un cambio di rotta della stessa classi dirigente mentre, una volta che si trovano nella condizione di mettere in atto quanto precedentemente affermato, rifuggono dall’essere conseguenti. Addirittura, tra il serio ed il faceto, pare si sia arrivati persino a dire che in attesa della nomina di presidente questo lasso di tempo dovrebbe servire come “scuola guida”. Poco importa se la gran parte dei lavoratori che gravitano nel porto si trovano attualmente in cassa integrazione; se la percentuale dei viaggiatori imbarcati sulle navi, anche quest’anno, abbia confermato un segno meno anche rispetto allo scorso anno ed i risultati, qualora non si intervenga immediatamente, siano davvero poco incoraggianti anche per il futuro; se gli armatori continuino a non investire sui collegamenti da e per la penisola oppure da e per altri paesi europei ed il Nord dell’Isola; se non vi sia una strategia di sviluppo della portualità che possa portare ad una inversione di rotta rispetto ai numeri di questi ultimi anni per quanto riguarda i passeggeri e le merci; se non riusciamo ad attrarre quote di traffico croceristico che questa parte dell’isola meriterebbe; se non riusciamo a presentare validi progetti per poter attingere dai fondi stanziati dalla Unione Europea e dal Governo Nazionale».
«In un paese normale, con una situazione come quella sinteticamente sopra descritta – prosegue Boeddu - la nomina di un commissario forse già futuro presidente dell’Autorità Portuale nel Nord Sardegna, non solo per una questione morale ma, soprattutto per dare una speranza di sviluppo al territorio e la certezza di sostentamento per i cittadini che, direttamente ed indirettamente, vivono dalle attività portuali, sarebbe dovuta essere incentrata solo ed esclusivamente sulle capacità e sulle competenze. Purtroppo, invece, assistiamo ad un metodo antico ma, ancora in auge, quello inventato dall’allora funzionario della Democrazia Cristiana Massimiliano Cencelli». Il segretario della Filt Cgil pensava che, «almeno in questa occasione, con una situazione così drammatica in cui un giovane su due non trova lavoro, il 30percento degli ultra quarantacinquenni si trova in cassa integrazione oppure, ancor peggio, in mobilità, la classe dirigente politica segnasse un punto a favore del merito, delle competenze e dell’efficienza. Purtroppo, ancora una volta ci tocca assistere ad una mera spartizione di posti di potere a discapito di una parte dell’Isola già fortemente provata».
Per queste ragioni, Boeddu si auspica che la decisione assunta dal ministro Lupi ed avvallata dal governatore Cappellacci, «venga rivista e corretta e che, in breve tempo il territorio del Nord Sardegna possa poter disporre di un presidente nominato con criteri trasparenti ed improntati sulla esperienza e competenza. In una situazione disastrosa quanto drammatica in cui versano tutti gli operatori dei due porti del Nord dell’Isola, che necessita di immediate risposte concrete, la risposta della politica non può essere quella di nominare un commissario che di portualità ne ha solo sentito parlare in un lontano passato. Tutto ciò è semplicemente scandaloso. Questi – conclude - non sono tempi in cui possiamo permetterci un presidente che, pare abbia ancora bisogno di fare un periodo di scuola guida. Essere a capo di una Autorità Portuale, non è davvero un gioco».
Nella foto: Arnaldo Boeddu
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