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Red 29 luglio 2013
Zona franca: Cappellacci in Baviera
A Monaco con il ministro bavarese per gli Affari federali ed europei Emilia Muller, Cappellacci parla di Zona franca


CAGLIARI - «Se è vero che per portare fuori l’Europa dalla crisi è necessario che l’Italia si risollevi, è altresì vero che per consentire al Belpaese di rialzarsi è necessario riavviare l’economia in Sardegna e nel Meridione». Lo ha dichiarato il presidente della regione, Ugo Cappellacci, a margine dell’incontro svolto nel pomeriggio a Monaco con il ministro bavarese per gli Affari federali ed europei Emilia Muller. «A tale scopo - ha evidenziato Cappellacci - la nostra Regione non sta chiedendo politiche assistenzialiste, inconciliabili con il nostro orgoglio e nostri valori, ma ha chiesto allo Stato centrale di poter adottare strumenti efficaci al fine di superare il gap derivante dalla condizione oggettiva rappresentata dall’insularità».

«Tra essi - prosegue il presidente - spicca la richiesta per il riconoscimento della nostra isola come zona franca. Attraverso la fiscalità di vantaggio - evidenzia Cappellacci - possiamo dare nuovo impulso alla nostra economia, invertire il processo di desertificazione che ha accompagnato la crisi internazionale, rendendo “fertile” la nostra terra per la nascita di nuove imprese e nuova occupazione. E’un’azione - ha aggiunto il presidente - la cui rilevanza non è circoscritta ai confini regionali, ma abbraccia la sfera nazionale e comunitaria. Per la sua posizione geografica, infatti, la nostra isola è il ponte ideale tra l’Europa e la sponda Sud del Mediterraneo, che deve essere vista sempre più come un’opportunità economica e culturale e sempre meno come uno scenario dal quale restare distanti».

«Come rilevato dagli studi più recenti – ha aggiunto il presidente, riprendendo anche quanto riportato stamane dal quotidiano “Il Sole 24 Ore”- nei prossimi cinque anni un numero sempre più rilevante di paesi africani, il cui PIL continua a crescere, dovrebbe rientrare tra le economie con la crescita più forte al mondo. E’ in atto un grande processo di cambiamento dinanzi al quale l’Unione Europea deve compiere scelte lungimiranti per anticiparlo anziché subirlo. E’ un’opportunità dinanzi alla quale non possiamo farci trovare impreparati. Coglierla è un interesse per tutta l’Europa e non solo per la nostra isola. Per questo, mentre chiediamo allo Stato centrale di sposare la nostra causa, sensibilizziamo anche i nostri fratelli d’Europa su un tema cruciale per lo sviluppo. Noi, come Regione euro mediterranea per eccellenza e per storia, ci proponiamo - ha concluso il presidente - come antesignani di questa nuova prospettiva».
Commenti
19/11/2025
Abbiamo più volte spiegato con chiarezza che per difendere la Sardegna dagli effetti negativi dell’autonomia differenziata bisogna attivare e modernizzare le norme di attuazione dello Statuto speciale, l’unico strumento in grado di rendere realmente operativo il principio di insularità inserito in Costituzione e di colmare il gap che la nostra Regione paga da decenni



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