Il Piano del turismo e una strategia nazionale di promozione che affianchi quella delle Regioni: è la richiesta dell´Assoturismo Sardegna-Confesercenti
CAGLIARI - Il turismo straniero continua ad essere una risorsa per l’Italia e soprattutto per la Sardegna. Per Sandro Salerno, presidente regionale di Assoturismo-Confesercenti, «la profonda crisi e l’accresciuta concorrenza hanno influito pesantemente sul settore turistico nazionale e in modo più significativo in Sardegna, dove si è sommato il caro trasporti».
Se in questi ultimi 3 anni i flussi provenienti dall’estero hanno permesso di garantire al settore turistico la tenuta a livello nazionale, nonostante il forte calo della domanda interna, nell’Isola la presenza degli stranieri è riuscita ad evitare un vero e proprio tracollo. In ambito nazionale si è riscontrato un risultato importante, sebbene si registrino profonde differenze territoriali: solo il 13% degli stranieri, infatti, ha scelto una meta del Sud Italia. E chi lo ha fatto, prevalentemente, è stato attratto dalla prospettiva di godere mare e paesaggi, malgrado il valore del patrimonio artistico e culturale di una delle aeree dalla storia più antica e rilevante d’Europa.
A rivelarlo è uno studio Confesercenti-Ref che fotografa lo stato del turismo estero in Italia, esaminandone aspettative e valutazioni. Nella percezione dei turisti stranieri – segnala lo studio – il gradimento dell’Italia resta altissimo: il voto medio complessivo assegnato al nostro Paese è 8,25. Ma il Paese potrebbe reggere meglio alla competizione internazionale, sempre più agguerrita, se si dotasse di una politica del turismo in grado di sfruttare le grandi potenzialità del nostro territorio e del nostro patrimonio culturale ed artistico.
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