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Stefano Idili
22 agosto 2005
L’estate ad agosto...un ricordo offuscato da nuvoloni, vento e piogge
E’ dalla scorsa settimana, che un corpo nuvoloso, proveniente dalla Valle del Rodano in Germania, imperversa sulla nostra isola rendendo gli ultimi scampoli d’estate un vero inizio d’inverno

ALGHERO – "E la chiamano estate". Osservando quello che il clima sta offrendo in questi giorni, quando il calendario imperterrito segna agosto, si può affermare che il grande cantante Bruno Martino aveva profeticamente ragione. Da una settimana a questa parte , anche ad Alghero, sembra arrivato l’autunno, con tutte le sue peculiarità: temperature basse, vento freddo, nuvoloni grigi e piogge interminabili. Impietoso il clima che, pur quando il calendario coraggioso segna ancora agosto, non permette gli ultimi bagni, regate, spettacoli, passeggiate. E’ dalla scorsa settimana, per essere precisi da giovedì scorso, che un corpo nuvoloso, proveniente dalla Valle del Rodano in Germania, imperversa sulla nostra isola rendendo gli ultimi scampoli d’estate un vero inizio d’inverno, almeno per gli standard a cui, erroneamente, siamo abituati. Senza dubbio oramai tutti hanno inteso che sul tempo non ci si può fare più affidamento, viste le ultime pazze variazioni climatiche che sembrano avere annullato le stagioni di passaggio. Oltre la pioggia, le nuvole, è il maestrale il protagonista di questi giorni. Il vento che arriva dal nord-ovest, ostinato e impassibile, soffia con forza sulla Riviera del Corallo contribuendo ad ammazzare anzitempo una stagione estiva altalenante, non solo per il clima. Se da fine maggio e tutto giugno si è potuto assistere ad un solleone che ha imperversato per settimane intere, illudendo i più su quella che sarebbe stata la stagione entrante, ciò che il resto dell’estate ha offerto non è stato certo quello che s’intende per “clima mediterraneo”. Almeno per come ci ricordiamo che dovrebbe essere. Infatti a turisti e algheresi sembrava di stare in un’altra isola, quella di cui Londra è la capitale, dove il clima soffre, come noto, di repentine e schizofreniche mutazioni. Ma non tutto è perduto: secondo gli studiosi del meteo è possibile che l’anticiclone delle Azzorre rialzi la testa e, fiero e forte, ritorni ad offrire i suoi benefici effetti nei prossimi giorni, anche se, avvisano i metereologi, bisogna ancora stare attenti alla “depressione islandese” colpevole di avere trasformato le ultime settimane d’estate in un incubo freddo e grigio. E intanto il calendario imperterrito segna agosto.
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