Non si fa attendere la replica dell´amministrazione Lubrano alle dichiarazioni di Marco Tedde, all´indomani della decisione di unificare le direzioni di Parco Terrestre e Area Marina
ALGHERO - «La recente esternazione del consigliere comunale Marco Tedde in merito alla direzione unica tra Parco e Amp, è priva di senso. Vero è che dopo oltre 10 anni dalla sua istituzione il Ministero dell’Ambiente ha affidato in via definitiva la gestione dell’Area Marina Protetta Capo Caccia - Isola Piana al Comune di Alghero e che il costante lavoro con gli uffici del Ministero ha permesso di mettere a punto la delibera, contestata da Tedde, di unificazione delle direzioni tra il Parco e l’Area Marina Protetta».
Non si fa attendere la replica dell'amministrazione Lubrano alle dichiarazioni di
Marco Tedde, all'indomani della
decisione di unificare le direzioni di Parco Terrestre e Area Marina. «Percorso che ha riscosso gli elogi pubblici anche da parte dell’Assessore regionale all’ambiente Andrea Biancareddu», sottolineano da Sant'Anna. «Per la verità - precisano - il percorso della nostra Amministrazione era già cominciato con il superamento della divisione partitica nella gestione delle aree protette algheresi, tanto cara a Tedde, che vedeva l’Area Marina in capo al Pdl ed il Parco di Porto Conte all’Udc, con tutte le ripercussioni dannose dovute alle contrapposizioni vissute negli anni passati e che hanno dovuto subire gli organi di gestione delle due aree protette».
Oggi invece si sta lavorando per l’unificazione della gestione di tutto il sistema delle aree protette del nostro territorio, un percorso articolato, che non significa “fondere” i diversi organismi, ma semplicemente agire con il buon senso e dare attuazione al comma 2 dell’art. 19 della Legge quadro sulle aree protette (L. 394/91), ad oggi sempre disatteso dalla precedente amministrazione, che dice chiaramente che “qualora un'area marina protetta sia istituita in acque confinanti con un'area protetta terrestre, la gestione deve essere unificata”.
Già il decreto del Ministro dell’Ambiente di affidamento dell’Amp al Comune di Alghero del 21 marzo 2003 trovava in questo senso coerenza con la legge istituiva del Parco di Porto Conte, che affidava la gestione del Parco allo stesso Comune di Alghero (L.R. 4/99, Art.3, comma 1).
Per quanto riguarda la presunta illegittimità sulle fonti finanziarie, si tranquillizzi il consigliere comunale - sottolineano ancora dall'amministrazione - in quanto è sempre lo stesso Ministero dell’Ambiente che gli fornisce la risposta quando dice che “gli oneri relativi al direttore dell’area marina protetta vanno a valere sui fondi annualmente destinati alle aree marine protette previsti dallo stato di previsione del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare”. Perlomeno dubbio, caso mai, era l’inquadramento del precedente Direttore Gianfranco Russino - precisa la nota di Sant'Anna - assunto con contratto di agenzia interinale che veniva continuamente rinnovato anche per brevi periodi.
Anche in riferimento alla presunta spesa di direzione di 20.000,00 euro, l'amministrazione Lubrano parla in realtà «di risparmio sia per l’Amp che ha già provveduto ad aumentare il numero delle ore dei contratti dei suoi collaboratori, sia per il Parco che utilizzerà in maniera analoga quelle risorse». Ovvero - conclude la precisazione di Sant'Anna - il compenso previsto per il Direttore dell’Amp, di oltre 40.000,00 euro, è stato destinato per metà all’Area marina e per metà al Parco. «A questo proposito si deve invece sottolineare la disponibilità del Direttore del Parco che si metterà a disposizione anche dell’Area Marina a titolo assolutamente gratuito».
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