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Michele Cocchiarella 24 maggio 2013 video
«Nessun impegno rispettato»
Aria di crisi sfida Regione
Il primo appuntamento è previsto per lunedì tra i rappresentanti delle istituzioni, le sigle sindacali e le associazioni di categoria che incontreranno i consiglieri regionali e i parlamentari sardi


SASSARI - «Chiediamo ai tavoli governativo e regionale di essere conseguenti agli accordi sottoscritti»: è l’appello del comitato per l’area di crisi di Sassari, Alghero e Porto Torres che giovedì sera hanno convocato una conferenza stampa in Provincia per esporre le nuove iniziative sul rilancio della vertenza del Nord Ovest Sardegna. Il primo appuntamento è previsto per lunedì tra i rappresentanti delle istituzioni, le sigle sindacali e le associazioni di categoria che incontreranno i consiglieri regionali e i parlamentari sardi. «Nell’incontro di lunedì ricorderemo alle parti convocate gli impegni che sono stati sottoscritti dal governo regionale e nazionale e che sono ancora disattesi» ha esordito Antonio Rudas, segretario generale della Cgil di Sassari.

«Spiegheremo che il territorio si sta per mobilitare per l’ennesima volta affinché quello che è stato sottoscritto sia concretizzato in fatti iniziando dalla necessaria predisposizione di una politica industriale che non si limiti alla chimica verde perche’ da sola non ha un futuro» ha detto Rudas annunciando altre iniziative in futuro che culmineranno con una manifestazione a Porto Torres prevista per fine giugno. «Nessuno degli impegni presi è stato portato a termine» ha detto la presidente della Provincia Alessandra Giudici. «Chiediamo l’immediata convocazione del tavolo governativo in cui rilanceremo la vertenza del Nord Sardegna e che la Regione rispetti gli impegni presi».

Tra i problemi discussi nell’incontro di stasera anche «il fatto che E. On non sta mantenendo gli impegni. Per questo chiediamo che eventuali proroghe debbano essere concesse solo a chi realizzerà l’investimento» ha detto il segretario territoriale della Cgil. Ad affrontare il problema delle bonifiche il presidente del Consorzio industriale Franco Borghetto che ha sottolineato il problema delle procedure: «E’ necessaria un’inversione di rotta. Con queste procedure incomprensibili le bonifiche potranno essere completate tra trent’anni. Per quanto riguarda Porto Torres le analisi fatte hanno stabilito che gran parte del territorio ancora vincolato non è inquinato. Questo territorio va liberato e reso disonibile per le attività. Contestualmente vanno dati tempi certi ai soggetti, in particolare al gruppo Eni e a Syndial perché realizzino le bonifiche in tempi certi e con procedure concordate. Di questo abbiamo bisogno e lo puo’ fare la Regione con la sua autorità».

Nella foto: Franco Borghetto e Antonio Rudas
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