Manca l´ufficialità ma la presenza della Lista che porta il nome dell´ex sindaco non è gradita alla coalizione e sarà sciolta. Il malcontento della base si sposta nel Popolo della Libertà dove è in corso un forte regolamento di conti
ALGHERO - C'è chi ci aveva creduto davvero in un progetto che potesse affiancare, partendo dalla base, l'esperienza amministrativa dell'ex sindaco di Alghero Marco Tedde, alla rinata coalizione di Centro-destra. Niente da fare invece, cartelloni, santini e poster disseminati in città da mesi sono via via ritirati. La Lista Tedde, infatti, proprio come anticipato da qualche settimana dagli organi d'informazione, è in via di
scioglimento. Vince il veto posto da Udc, Fli e Psd'Az, proprio i partiti che pochi mesi fa avevano decretato la fine anticipata dell'esperienza amministrativa di Tedde (oggi le stesse sigle si ritrovano sotto lo stesso ombrello ndr).
Un boccone amarissimo per l'ex Primo cittadino berlusconiano, oggi più che mai in cerca di casa. Praticamente certa - nel breve periodo - la retromarcia sugli ex compagni del Popolo della Libertà: saranno almeno 6 i posti assegnati ai
Teddiani secondo le ultime indiscrezioni (la prima richiesta arrivava addirittura a 10). Con lui ci saranno Martinelli, Manconi, Chessa e i probabili Sechi e Fois.
Malcontento e polemiche. Ritorsioni, veleni e contrapposizioni che non mancano di generare forti malumori anche nel Pdl, dove diventa sempre più difficile trovare i giusti compromessi per chiudere la lista. Problemi di omonimie e veti, infatti, fanno riemergere anche tra i nostalgici berlusconiani vecchie lotte di potere tra ex An e Forzisti. C'è poi lo smacco attuato proprio da Tedde & C. col plateale
abbandono del candidato di bandiera, Mario Conoci, e la "fuoriuscita pubblica" di alcuni fedelissimi di Marco Tedde dal Pdl ad arroventare un clima, già di per se, caldissimo. Insomma, inizia un forte regolamento di conti interno che non potrà che mietere altre vittime.
Foto d'archivio
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