Non prima di mercoledì si riunirà la giunta regionale per sciogliere il complicato nodo ministeriale. Non mancano le polemiche per aver gestito in maniera pessima la situazione
ALGHERO - Regna la totale incertezza in Regione sulla reale data in cui si svolgeranno le elezioni amministrative in Sardegna (nel resto del Paese sono fissate il 5 e 6 maggio). Nonostante rimanga ancora ufficiale quella del 20 e 21 maggio, infatti, il contenzioso sorto tra Regione e Ministero presieduto da Anna Maria Cancellieri, per l'aggiornamento dei software delle Prefetture per l'elaborazione dei dati, pare richieda più tempo del previsto. Così i circa 300 mila sardi chiamati a scegliere sindaci e amministratori in 65 comuni dell'Isola potrebbero addirittura presentarsi alle urne a Giugno (le date più probabili rimangono il 27 o 28 maggio o il 10 e 11 giugno).
Tutto rimarrà in forse almeno fino a mercoledì prossimo, giorno in cui si dovrebbe riunire la giunta regionale e sciogliere il complicato nodo amministrativo. Proprio l'incertezza sulla data del voto ha spinto i consiglieri regionali di Sinistra Ecologia e Libertà a presentare una interrogazione urgente all'attenzione del Governatore Cappellacci, nella quale si chiede che vengano tempestivamente informati gli stessi Gruppi consiliari «della decisione e delle relative motivazione di un eventuale rinvio a nuova data delle consultazioni elettorali».
Situazione paradossale. Chi invece non ci va tanto per il sottile è il movimento politico
C'è un'Alghero Migliore, che parla apertamente di «furto di democrazia». «Non si sa se sia improntitudine, incapacità, furbizia, ignavia - scrivono i sostenitori di Stefano Lubrano sindaco - ma che ancora si possa pensare di non sapere la date delle elezioni amministrative in Sardegna, già fissate, dopo un tira e molla indecoroso, per il 20 e 21 Maggio, è cosa che neppure nel Paese dei balocchi».
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