E’ partito giovedì 12 aprile il progetto dell’Istituto Tecnico “Angelo Roth” di Alghero, con l’assistenza tecnica della Smeralda Consulting di Sassari
ALGHERO - Una delle cose che si dicono sempre quando si parla dell’algherese, è che si tratta di una lingua poco interessante per i ragazzi, che non la parlano più in famiglia e che non serve, se non per scrivere poesie e qualche canzone. L’altra cosa che si dice è che la strategia che serve a dare un futuro all’algherese è quella di far si che diventi una lingua di lavoro, una lingua che dia possibilità di lavoro e opportunità per far affari e carriera.
“L’alguerès, una llengua per treballar” è un progetto finanziato dalla Provincia di Sassari (Assessorato alla Cultura) con i fondi messi a disposizione dalla legge regionale 26/1997, per la tutela delle lingue della Sardegna. La scuola che ha presentato il progetto è l’Istituto Superiore (Ex istituto tecnico) Angelo Roth di Alghero, che, grazie all’assistenza tecnica della Smeralda Consulting di Sassari, una azienda di consulenza specializzata, ha ottenuto il finanziamento regionale.
Il progetto ha l’obbiettivo di rispondere in pratica alle due affermazioni citate in premessa, ovvero che i giovani algheresi non sono interessati alla lingua e che è necessario rendere interessante dal punto di vista “economico” l’algherese. I giovani che parteciperanno al progetto impareranno a utilizzare il catalano di Alghero con proprietà di linguaggio in ambito lavorativo e di studio, assistiti da tre docenti esterni (Gavino Balata, Francesc Ballone i Iban Leon Llop) e dai professori dell’istituto (Giovanni Podda, Teresa Solinas, Franca Sotgiu i Carmelo Spada, coordinats del dirigent escolàstic Luigi Delrio).
L’idea è che questi giovani, che già studiano francese, inglese e russo, acquisiscano ulteriori capacità linguistiche nella lingua propria della nostra città; capacità che arricchiranno il loro bagaglio culturale e il loro profilo professionale, e che potranno utilizzare quando cercheranno lavoro (ad esempio in un ufficio, in un negozio, un hotel o un ristorante) o al momento di recarsi nei Paesi Catalani, magari per frequentarvi l’università.
Inoltre lavoreranno per migliorare la propria capacità di scrivere correttamente in algherese e per migliorare la comprensione e la intercomunicazione dei diversi, anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie (facebook, twitter e i sistemi di condivisione documenti in “nuvola”). Attraverso il progetto si produrrà una serie di video che rappresenteranno le situazioni comunicative più frequenti e utili e, a partire da questi, si realizzerà un manuale di conversazione che sarà distribuito anche nei pubblici esercizi della città.
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