ALGHERO - A pochi mesi dalle amministrative, anche la coalizione di centro-destra non ha ancora scelto il degno successore all'ormai leggendario Tedde, sindaco per ben due legislature e famoso in ogni landa del regno per l'enorme popolarità e il ciuffo sbarazzino. In un clima di assoluta incertezza si vocifera di nomi conosciuti nell'ambito della politica cittadina e candidature più improbabili e fantastiche dell'ultimo episodio di Harry Potter.

Quasi accantonato il nome di Mario Conoci, eterno delfino recentemente declassato a tonno, visto anche l'occhio leggermente "pallato" e insonne. Quasi inesistenti le chances per l'"ailender" Giancarlo Piras, paladino azzurro che da tempi immemorabili si applica con dovizia di intenti, ma davvero mai preso seriamente dalle menti "pensanti" che si aggirano nella stanza dei bottoni.

Chi invece risale prepotentemente in classifica è il nome di Gianni Martinelli, votatissimo da una schiera di fans entusiasti e devoti, che niente hanno da invidiare per tenacia e cieca fede a quelli di Padre Pio. Martinelli ha tutti i numeri per diventare il candidato a sindaco: ha il faccione da manifesto, magari leggermente sovrappeso, e soprattutto ha già bel e pronto il jingle elettorale usato durante le scorse elezioni. In molti tremano al solo pensiero di risentire echeggiare per le vie di Alghero "l'inno di Martinelli" sparato con il volume a palla nei soleggiati pomeriggi primaverili.

Discorso a parte per Maria Grazia Salaris, bionda equilibrista della politica, unica in grado di saltare da un partito all'altro senza sconciarsi la permanente. La Salaris potrebbe essere scelta almeno per contrastare la moda del momento: una donna sindaco finalmente eletta a reggere le sorti della Riviera del Corallo. Comunque vadano le cose sarà sempre meglio l'occhio ceruleo e sapientemente truccato di Maria Grazia, che ammicca dai mega manifesti 3 per 6 collocati nei pressi dei semafori, piuttosto che lo sguardo serioso e vagamente incazzato di Antonello Muroni. E sono soddisfazioni!