Non è escluso che il Sindaco possa rassegnare le dimissioni anticipate. Manca la maggioranza ormai da mesi in aula e potrebbe rischiare una clamorosa sfiducia. Settimana decisiva
ALGHERO - Potrebbe essere questioni di ore o di giorni, ma tutto lascia pensare che la doppia esperienza amministrativa targata Marco Tedde ad Alghero sia in dirittura d'arrivo. Manca una maggioranza su cui contare ormai da molti mesi nell'aula di via Columbano, e gli ultimi violenti contrasti col leader regionale dell'Udc,
Giorgio Oppi, hanno rafforzato il convincimento che il Sindaco sia sempre più isolato anche a livello regionale. A questo, si aggiunge l'ufficializzazione del
Terzo polo sottolineata dalla calata di big regionali in città.
Uno scenario completamente nuovo, dove trovare spazio portandosi addosso il simbolo berlusconiano del Popolo della Libertà diventa davvero difficile. Nonostante Marco Tedde abbia perfino in queste ore ostentato grande sicurezza (è il caso della partecipazione alla
Festa dell'Albero in scena nella scuola elementare di Sant'Anna ndr) la sua esperienza amministrativa potrebbe interrompersi bruscamente ben prima della scadenza naturale del mandato prevista per la Primavera prossima.
Non è escluso che possa essere proprio lui a rassegnare le dimissioni, consapevole di uno scenario ormai impossibile da gestire. Proprio lui che ha governato consiglieri e alleati con grande autorevolezza e decisionismo, rischierebbe, di fatto, di essere clamorosamente sfiduciato dalla maggioranza dei consiglieri comunali che ormai non riconoscono più in lui alcuna guida. Sarebbe già sul tavolo la lista dei consiglieri pronti a staccargli la spina.
Enrico Daga conferma. Contattato telefonicamente da Alguer.it, il consigliere del Pd conferma. Il Partito democratico all'unanimità ha deciso d'interrompere il teatrino che si consuma ormai da troppo tempo in consiglio comunale - dice Daga - se le altre opposizioni lo vorranno siamo pronti a rassegnare le dimissioni. L'assessore Provinciale poi replica indirettamente alle innumerevoli voci che in queste ore rimbalzano tra stampa e partiti, e che avrebbero indicato in Nicola Salvio il più indeciso. «La rettitudine morale, la storia politica e il senso di responsabilità del preside Salvio non la scopriamo adesso - taglia corto Daga - ci metto la mano sul fuoco che sarà il primo a dare il benservito a Tedde».
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