ALGHERO - L'Udc algherese ormai da circa un anno non si riconosce più nella Maggioranza di Centro-destra al governo della città, ma da Sassari arriva il dictat ufficiale a nome di Sergio Milia, che spinge perchè il partito ritorni a braccetto col Pdl locale, e sottolinea: «La collocazione politica dell’Udc ad Alghero è ben nota e definita». «Le tematiche del lavoro, il quoziente famiglia, lo sviluppo e la programmazione territoriale - precisa in una nota - non sono argomenti di divisione ma il sale del confronto in una coalizione democratica e liberale che ha quale unico obiettivo l’interesse della comunità».

«Le diverse posizioni che si sono registrate negli ultimi mesi tra il nostro Partito e gli alleati possono essere ricondotte, da qui alla fine della legislatura, a soluzioni condivise laddove vi sia da parte di tutti gli attori la volontà di affrontare le problematiche in maniera pragmatica nell’interesse esclusivo dei cittadini di Alghero. Il momento economico e sociale che attraversiamo - continua Sergio Milia - necessita di una forte e competente classe dirigente che rinunci ad una politica partigiana per meglio comprendere e risolvere le difficoltà della società civile».

«Nei mesi residuali alla fine di questa legislatura - fa sapere il segretario provinciale - l’Udc pone fortemente l’esigenza di condurre a termine il mandato con gli alleati dando risposte serie e concrete sui temi del lavoro, della famiglia e dello sviluppo economico considerando “il problema Puc” sorpassato ed obsoleto in relazione alla nuova pianificazione urbanistica regionale in capo alla Giunta ed al nuovo Piano Casa in discussione nella sede del Consiglio Regionale». «I risultati che dovranno essere inevitabilmente conseguiti nei prossimi mesi - conclude il sassarese - saranno alla base delle valutazioni del Partito per ogni ed eventuale accordo futuro, politico e di programma».

Nella foto: Sergio Milia e Marco Tedde