In dirittura d´arrivo tra le polemiche la doppia esperienza amministrativa di Marco Tedde. Conoci richiama Sasso. Il coordinatore cittadino del Popolo della Libertà cerca un difficile riavvicinamento con il capogruppo dell´Udc, reputato «poco credibile»
ALGHERO - Prove tecniche di riavvicinamento tra il Popolo della Libertà e l'Unione di Centro, dopo le burrascose prese di posizione dell'ultimo anno, precipitate con l'uscita polemica dei centristi dalla coalizione che governa la città di Alghero del
giugno scorso. E così Mario Conoci apre a Francesco Sasso, chiedendo di «trovare un accordo per rilanciare e riaffermare il progetto di rinnovamento e di buongoverno concreto che ha caratterizzato Alghero in questi anni».
Parla apertamente di atteggiamento «poco credibile» dell'Udc, non capendo come sia «spiegabile che una forza politica fondamentale nelle amministrazioni Tedde, nelle quali ha ricoperto incarichi assessoriali
importanti come edilizia privata e assistenza sociale oltre che aver avuto la possibilità di guidare il Parco di Porto Conte, oggi possa sconfessare il proprio operato, dopo quasi dieci anni, con motivazioni apparentemente profonde ma che, proprio per questo, appaiono più che il reale motivo degli attuali distinguo un pretesto per seguire strade che rischiano di essere senza uscita e dannose per la città».
La proposta del Pdl all'Udc. Definire insieme i punti essenziali che caratterizzino l'azione amministrativa dei prossimi mesi, che dovrà essere rivolta sopratutto al lavoro, allo sviluppo ed alla crescita, tracciando, sin da ora, le linee essenziali che costituiranno il prossimo programma per Alghero; stringere un patto, fondato su regole condivise, che confermi l'impegno di tutta la coalizione a proseguire sulla strada che in nove anni ha garantito alla città stabilità, rinnovamento e sviluppo. |
SONDAGGIO
Nella foto: Mario Conoci (Pdl) e Francesco Sasso (Udc)
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